L’edizione di questa mattina del quotidiano spagnolo AS esalta il giocatore azzurro José Maria Callejon e il suo grande rendimento, che sta aumentando sempre di più nel campionato italiano, con il Napoli.
Queste le parole del quotidiano ispanico:
Callejon? Grande firma. È un giocatore che può raggiungere i 20 gol “. Quando Rafa Benitez ha pronunciato queste parole, il 20 luglio 2013, molti pensavano che stesse esagerando o che la sua affermazione fosse semplicemente un modo per dare fiducia al nuovo giocatore azzurro. Otto mesi più tardi, quella dell’ex tecnico del Liverpool sembra una profezia: José María Callejón è già un nuovo idolo della folla napoletana.
Callejon ha già realizzato 17 gol e 6 assist quando mancano ancora sei partite al termine della stagione. Se consideriamo che le sue reti in due anni al Real furono 20, ci rendiamo conto della sua grande crescita agli ordini del saggio Benitez.
Gli italiani sono stati sorpresi dalla sua grande forza di persuasione e dalla capacità di segnare al primo colpo sia con i piedi che con la testa. E il suoi gol per gli azzurri, valgono più di un talismano: in tutte le 16 partite in cui Callejon ha segnato, il Napoli ha ottenuto 15 vittorie e un pareggio. In una città partenopea superstiziosa come questa, non è un dettaglio minore, soprattutto se uno dei trionfi è stato contro l’onnipotente Juventus.
Tuttavia, la forza dell’ex merengue è stata dimostrata anche in fase difensiva: il giocatore soddisfa pienamente i suoi doveri anche quando si tratta di giocare indietro e di dare copertura.
L’acquisto dell’ex Real è stato un successo per gli azzurri, che possono contare su un giocatore che vale già il doppio della quantità sborsata per assicurarsene le prestazioni (quasi 10 milioni di euro).
Nonostante la sua grande stagione in Italia, tuttavia, ancora non è stato selezionato per la nazionale spagnola. Un fatto che, per i tifosi italiani, è strano dal momento che è una ricchezza invidiabile spagnola di questa generazione. E, per i napoletani, rinunciare a un giocatore così talentuoso, è quasi un sacrilegio.