Altre cinque società finite nel mirino della Procura di Catanzaro. In ballo anche “pizzini” con quote, squadre e tipo di giocata. Uno di questi accompagnato da un messaggio inequivocabile.
Dopo i 50 fermi disposti dalla DDA preposta al calcioscommesse, prosegue l’inchiesta “Dirty Soccer”, condotta dai magistrati di Catanzaro. A finire sotto la lente della Procura sono stavolta cinque partite che coinvolgono tre squadre di Lega Pro: Ascoli, Benevento e la neopromossa Salernitana di Claudio Lotito, da molti indicato come uomo più potente del calcio italiano.
Dalle intercettazioni telefoniche di indagati ed arrestati emergerebbe il coinvolgimento di almeno dieci soggetti tra calciatori e dirigenti sportivi.
Durante le perquisizioni sono stati inoltre ritrovati una serie di “pizzini” con indicazioni specifiche sulle gare su cui poter scommettere. Uno di questi reciterebbe “se ci beccano, ci ammazzano“.
In un frangente in cui il calcio italiano tenta faticosamente di risalire la china, ecco una nuova mazzata a minarne la credibilità per potenziali investitori e soprattutto per la passione profusa dai tifosi.
Ci si domanda a questo punto se per il nostro calcio sia effettivamente imprescindibile la possibilità di scommettere anche sulle cosiddette serie minori. Considerando anche il rischio dovuto ad un presidio mediatico decisamente più blando rispetto ai due tornei principali.
Articolo di Fabio Cotone