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Calciomercato Napoli: voto 5, anzi 6, forse 7, perchè no 8, magari 9, speriamo 10

Chiuso il mercato si “danno i numeri”, scusate i voti, all’operato delle società sul mercato.

Tra sogni e realtà dopo tre lunghi mesi di voci e bufale, trattative vere o presunte, affari chiusi o saltati, FINALMENTE si è chiusa la sessione estiva del calciomercato 2016. I tifosi ora sperano che per i prossimi tre mesi e mezzo si parli solo di moduli e tattica, di Campionato e Champions League, Europa League e Coppa Italia, di gol e parate. Magari anche di polemiche arbitrali, ma non di calciamercato. Basta, davvero i tifosi non ne possono più.

Il day-after del mercato, come di consuetudine, è però dedicato ai giudizi finali su quale squadra si è davvero rinforzata e quale invece ha fallito la campagna trasferimenti. “Dotti, medici e sapienti” si divertono a fare pagelle, ognuno seguendo un rispettabilissimo metro di giudizio personale.

Per quasi tutte le squadre i voti oscillano tra il 4 e il 7, senza uniformità di giudizio. L’unica squadra che riesce a mettere tutti d’accordo è la Juventus. Per lei il voto è 9. Poco importa se non è arrivato il centrocampista che serviva. Il voto 9 è giustificato soprattutto perchè Marotta e soci hanno “strappato” a suon di milioni Pjanic alla Roma e Higuain al Napoli indebolendo, secondo loro ma è tutto da verificare, la più agguerrita concorrenza della scorsa stagione. Poi “si sono rinforzati” (ri)prendendo Cuadrado che già la scorsa stagione ha giocato in bianconero. Pjanic riuscirà a far dimenticare Pogba? Higuain giocherà un’altra stagione straordinaria, di quelle che accadono una volta ogni 60 anni, giocando a giorni alterni come ha fatto nelle ultime due stagioni lo spagnolo Morata tornato al Real Madrid? Ai (mesi) posteri l’ardua sentenza. Certo, che una squadra già forte che ottiene un 9 per come ha operato sul mercato, ora è costretta a vincere la Champions League. Il sesto scudetto consecutivo farebbe notizia solo perchè rappresenterebbe un record statistico del calcio italiano.

Il voto del Napoli? Bhe, il Napoli è storicamente una squadra particolare. Al di sopra di Pozzuoli e al di sotto di Pompei, il giudizio è “inquinato” dall’esasperato campanilismo e non solo. Nella terra di mezzo il giudizio perde obiettività a seconda dello schieramento di appartenenza, vale a dire se si fa parte dei “Papponboys” o di quelli che pensano “meglio in C che con un presidente così”.  Poi saranno i risultati della squadra che aiuteranno a scegliere quale onda emotiva conviene cavalcare. Un pò come guelfi e ghibellini, “e che sono ghibellino io?”, giusto per ricordare il grande Totò nel film “Miseria e nobiltà”.

I voti di agosto sono solo dei numeri che la classifica finale è pronta a mandare a carte quarantotto (a proposito di numeri), come è accaduto la scorsa stagione. Ma a quanto pare la lezione non tutti l’hanno imparata, ma anche questo è il bello del calcio.

Premesso che “la matematica non è mai stato il mio mestiere“, mi adeguo al tormentone di giornata e provo a dare il mio voto personale al mercato del Napoli:

  • voto 5 se il Napoli non si qualificherà per l’Europa League;
  • anzi 6 se il Napoli dovesse arrivare tra il quarto e il sesto posto;
  • forse 7 se dovesse arrivare terzo;
  • perchè no 8 se dovesse arrivare secondo;
  • magari 9 in caso di scudetto;
  • speriamo 10 se in Europa il Napoli dovesse mettere in fila Barcellona, Bayern Monaco, Real Madrid ecc. ecc.

Ora “gli esami sono vicini” e sarebbe opportuno non pensare a chi non c’è. Più giusto sostenere chi difenderà i colori azzurri e aiutarli ad avere un voto finale quanto più alto possibile. E’ questo il dovere, il vero gesto d’amore, che può fare l’ambiente che circonda una squadra sempre in discussione, anche quando vince.

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