Il fallimento della Nazionale di calcio italiana anima anche il dibattito politico, diventato un curioso Matteo contro Matteo’
Da una parte il leader della Lega Nord Matteo Salvini, dall’altra l’ex capo del Governo Matteo Renzi.
Dopo l’eliminazione dell’Italia ad opera della Svezia Salvini sul suo profilo social ha postato alcuni tweet dove denuncia l’eccessiva presenza di stranieri nelle squadre italiane e di dare soldi a quei club che valorizzano i giovani italiani:
Troppi stranieri in campo, dalle giovanili alla Serie A, e questo è il risultato.#STOPINVASIONE e più spazio ai ragazzi italiani, anche sui campi di calcio.#italiasvezia
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) November 13, 2017
Più soldi alle società sportive che valorizzano i nostri ragazzi, invece di comprare chiunque in giro per il mondo.
Più soldi alle squadre di provincia e meno milioni alle "grandi squadre" piene di stranieri. Siete d'accordo?https://t.co/pLP5nKnLBq— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) November 14, 2017
Non si è fatta attendere la risposta dell’altro Matteo Renzi, che dal suo sito “Enews” ha così commentato l’eliminazione dell’Italia:
“Ci sono altri leader politici che si sono buttati come sciacalli su questa vicenda a cominciare da Salvini che ha dato la colpa all’immigrazione. Chi conosce il calcio sa che gli argomenti di Salvini sono ridicoli: gli stranieri stanno in Germania, Francia, Inghilterra, Spagna, ovunque e ancora molti di noi hanno nella mente l’immagine della Francia multietnica campione del mondo nel 1998″.
Piccante la controreplica di Salvini che dopo l’ennesimo tweet sulla vicenda ha accusato anche Renzi di portare anche sfiga.
Quello che #Renzi tocca si trasforma in… #Italia #ItaliaSvezia #italiafuoridaimondiali VIDEO > https://t.co/a31PVlhXfW
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) November 14, 2017
Ma oltre i due ‘Matteo’ sono entrati nella vicenda anche altri esponenti politici.
Il capogruppo di Fratelli d’Italia-Alleanza nazionale alla Camera dei deputati Fabio Rampelli:
“Si rinuncia ormai a formare atleti azzurri acquistando sul mercato calciatori stranieri di bassissima qualità. Magari nell’attesa di uno ‘ius soli’ sportivo con il quale naturalizzare quelli migliori”.
La risposta a Rampelli arriva invece da Anna Ascani deputata del Partito democratico:
“Come spesso accade agli esponenti della destra, Rampelli non ha perso occasione per fare sciocco sciacallaggio politico solo per qualche riga di visibilità sui giornali”.
Se la premde invece con alcuni esponenti della FIGC Luca d’Alessandro, di Scelta civica-Ala:
“Quando Leonardo Sciascia, nel Giorno della Civetta, coniò “gli uomini, i mezz’uomini, gli ominicchi, i (con rispetto parlando) pigliainculo e i quaquaraquà”, non si era ancora imbattuto in quegli straordinari (extra ordinari) mammiferi che a tutti i livelli, compreso quello del settore tecnico, popolano la Federazione italiana giuoco calcio…”.
Fonte Ansa.