A Radio Crc è intervenuto Umberto Calcagno, presidente AIC:
“Non potevamo che premiare tanti azzurri, dopo la cavalcata trionfante dell’anno scorso. Era normale che i voti andassero soprattutto alla squadra campione d’Italia.
Mi ha sempre colpito particolarmente e ieri sera ancor di più, il sorriso dei premiati. Si nota il divertimento e la passione con la quale trasferiscono le loro vittorie.
Ieri si sono presi in giro, si sono ringraziati e l’atmosfera di Napoli credo dia una mano in situazioni come questa.
Napoli-Inter? La prima mezz’ora è stata giocata molto bene da entrambe le squadre, soprattutto dal Napoli. A questi livelli poi, la differenza la fanno le situazioni e quando hai occasioni e non segni poi diventa difficile.
Il Napoli ha talmente tanta qualità che può permettersi di togliersi tante soddisfazioni.
Decreto crescita? Quest’anno rischiamo di andare al di sotto del 30% e da quando ci sono questi benefici fiscali da chi proviene dall’estero è sempre peggio.
Nei provvedimenti che sembra verranno attuati, la norma sembra che verrà tolta, ma sarà mantenuta soltanto nel calcio e sarebbe un’ingiustizia.
So che Abodi, il Governo, la politica ci stanno ragionando per cui non dubito sul fatto che qualcosa faranno. Se i nostri giovani sono economicamente non convenienti, si rischia di bruciare tutto.
Siamo arrivati ad un punto di non ritorno e non è un caso che ci siano così tanti infortuni e questo pesa sul sistema perché se i top player non possono giocare non è solo un problema del calciatore, ma di quella squadra e di quel campionato.
Nessuno di noi vuole far perdere opportunità economiche, ma ci piacerebbe che queste ricchezze venissero redistribuite meglio a livello mondiale ed europeo. Non si parla mai di ridistribuire anche a chi non partecipa alla nuova ricchezza che viene prodotta”.