Gigi Cagni ha parlato ai microfoni di Radio Marte della partita tra Napoli-Chievo Verona, finita con la vittoria in rimonta degli azzurri e dello scontro tra Insigne e il San Paolo.
“Sarri ha gestito bene la questione Insigne. Ma ha sbagliato il giocatore per quanto mi riguarda perché deve imparare a fare il professionista. Capisco lo stress, ma devono imparare i giocatori a gestire le emozioni sul campo anche perché sono da esempio per i più giovani.
Per fortuna il Napoli ha vinto ed il campionato è ancora aperto ed è l’unico in Europa dove può ancora succedere qualcosa. E’ fisiologico che le squadre siano affaticate. Il Napoli lo è perché Sarri è un po’ talebano su certe cose. Far giocare così pochi giocatori, per me, se vuoi arrivare a certi livelli è un limite anche e soprattutto di gestione della rosa. Se sei una squadra che deve crescere e deve vincere qualcosa la strada è anche quella di rischiare con dei giovani, Diawara ha fatto un gol mostruoso. Quello che io non accetto che stiamo facendo diventare gli schemi come delle cose imprescindibili senza le quali non si vive. E non è assolutamente vero che ci vogliono anni per impararli, non è assolutamente vero.
Questo campionato è avvincente ed è un dato di fatto, poi che sia bello o brutto è un altro discorso. Si parla del calcio all’italiana sempre in senso dispregiativo e questa è una cosa che mi da’ molto fastidio. Noi abbiamo commesso l’errore di copiare gli altri, ma già dai settori giovanili. Tu non devi dimenticarti del tuo modo di fare calcio e da quando abbiamo iniziato a copiare, guarda un po’, abbiamo iniziato a fare peggio. La TV ha avuto un ruolo determinante, perché esalta gli altri mentre passa il passaggio che se fai l’allenatore all’italiana non sei capace. Ci siamo dimenticati come si insegna la marcatura a uomo in nome di chissà che cosa, abbiamo copiato il tiki-taka dimenticando il resto”.