A Radio Punto Nuovo, nel corso di Punto Nuovo Sport Show, è intervenuto Massimo Cacciari, filosofo ed ex sindaco di Venezia.
“Lo scudetto è dell’Inter, il Milan ha una squadra da quarto posto, non di più. Il titolo andrà ai nerazzurri a meno di clamorose sorprese. Ho iniziato a tifare Milan tantissimi anni fa, dopo i rossoneri la seconda squadra per me è il Napoli. Non ci dovrebbe essere partita contro il Venezia. I lagunari giocano anche in maniera piacevole, ma hanno dimenticato il calcio all’italiana. Per le squadre molto forti va bene, per quelle deboli è una sciagura e rischiano di subire 3-4 gol a partita. Ho sempre seguito con grande affetto il Napoli, ho rapporti molto stretti con la città, ci sono stato centinaia di volte. Mi pare De Laurentiis abbia fatto molto bene, quasi sempre in Champions, spesso ha lottato per lo scudetto. Certo, difficile competere con corazzate come la Juventus. Per arrivare al top del calcio ci sono squadre miliardarie, non c’è niente da fare. Dovrebbero esserci delle autoregolamentazioni da parte delle società calcistiche perché si creano disuguaglianze per cui è anche giusto che venga fuori l’idea di fare la Superlega. Se permetti che si sviluppino disuguaglianze mostruose, che ci stai a fare in un campionato con Juventus e Non puoi avere buchi di bilancio così grossi, spendere 70 milioni per Vlahovic. Bisognerebbe regolamentare, altrimenti vadano a fare campionati per conto loro.
Vaccini? Come si fa a essere contro?
Io li ho fatti tutti. Uno stato di emergenza deve essere promulgato ma sulla base di dati precisi, di informazioni certe e laddove le condizioni vengono meno (come in questo caso) si deve passare a criteri meno draconiani sulle nostre libertà personali. Così come sta avvenendo in Spagna, così come è in Germania o in Danimarca, dove nessuno si è sognato di proibire di andare a lavoro chi non è vaccinato. Quindi si tratta di calibrare, articolare i provvedimenti tenendo a mente che la regola fondamentale della nostra Costituzione richiama i diritti inviolabili della persona. A mio avviso siamo al limite di aver oltrepassato questa norma. Sono contro il Green Pass e contro la politica sanitaria del Governo, di certo non contro i vaccini.
Stadi aperti al 100%? Non sarebbe assolutamente alcuno scandalo. Perfino in Australia, dove sono stati peggio di noi, ci sono stati gli Open con stadi pieni. Queste condizioni, che si protraggono senza indicare minimamente in base a quali criteri lo stato d’emergenza debba cessare, stanno mettendo in crisi tutta l’economia di sport e spettacoli. I dati sono chiarissimi: non abbiamo nessuna emergenza tra terapia intensiva e decessi. Le nostre politiche hanno come fondamento i contagiati ed è assurdo, come detto anche da scienziati tipo Crisanti e Bassetti.