Non c’è bisogno di fare chissà quale sforzo mnemonico. Non più di 24 mesi fa, Radio-Mercato vociferava di Ezequiel Schelotto in orbita Napoli. Allenatore dei partenopei? Walter Mazzarri. L’affare saltò. Dopo appena due annate, l’allenatore di San Vincenzo diventa il Mister dell’Inter, Schelotto è ancora un calciatore dei nerazzurri ma non ha nemmeno il tempo di mettersi in mostra. Gli viene inviato il messaggio di ben servito. L’argentino non rientra nei piani tecnici, finisce al Sassuolo, neo-promossa in serie A. A prescindere da quella che può sembrare una inspiegabile incongruenza tecnica, ad arricchire le vecchie dichiarazioni di Schelotto (che aveva già rimarcato dell’interesse del Napoli negli scorsi anni), quelle di giornata rilasciate a radio Kiss Kiss Napoli (radio Ufficiale del Calcio Napoli), nelle quali l’argentino ha precisato di essere stato lui poi a scegliere l’Inter perchè desideroso di misurarsi in una grandissima piazza. Per Schelotto il Napoli non aveva il fascino della grande squadra? Probabilmente si. Il Napoli non aveva ancora dato al pianeta calcio la conferma di essere ormai diventata grande? Probabilmente si. Una squadra come l’Inter aveva ancora un’appeal superiore al Napoli? Probabilmente si. Quasi senza ombra di dubbio, sono stati parecchi i calciatori che nel corso degli ultimi anni hanno rifiutato Napoli sportiva preferendo altre piazze. L’avvento di Benitez all’interno dell’annunciata e costante crescita del Club annunciata dal Presidente De Laurentis, sta cambiando le carte in tavola. Il Napoli si è prepotentemente inserito nei canali di mercato un tempo destinati solo ai Club più blasonati ed ha costantemente innalzato il tasso tecnico della squadra inanellando, negli anni, una serie incredibile di risultati positivi che l’hanno ormai di diritto inserita tra le grandi del campionato di calcio italiano. Il Napoli sta crescendo. Il Napoli sale sempre più su. Ma c’è anche chi “scende” dall’Inter al Sassuolo. Ma Ezequiel Schelotto, si spera, saprà procurarsi una seconda occasione.
C’è chi sale e c’è chi scende.
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