L’attaccante azzurro, impegnato con la Nazionale agli Europei, oggi compie 25 anni.
Se c’è un giocatore che oggi può rappresentare in pieno il Napoli da partenopeo purosangue, nelle vene e nella fede calcistica, quello è sicuramente Lorenzo Insigne.
Nato a Frattamaggiore, l’attaccante ha dovuto sudare il triplo per ottenere il successo che sta riscuotendo di questi tempi. Tanto talento ma anche tanto sacrificio per venire fuori fra molti presunti campioni, smentendo anche quell’inutile e talvolta offensivo pregiudizio sull’altezza che lo ha accompagnato per tutta l’adolescenza.
Lorenzo non si è mai piegato, a testa alta anche quando c’era da guardare, toccare e accarezzare un pallone a terra per spingerlo in rete. Dai campi polverosi di provincia dell’Olimpia Sant’Arpino un giorno di 10 anni arrivano quelli sempre più verdi delle giovanili del Napoli, grazie all’intuizione di Peppe Santoro e a 1500 euro di Aurelio De Laurentiis.
Nel 2009 Roberto Donadoni lo nota nella Primavera e lo porta in prima squadra. Lo stadio “San Paolo” accoglie Insigne per la prima volta l’11 agosto di quell’anno, quando il mister gli concede un ampio spezzone di un amichevole contro il Racing Santander. Qualche mese più tardi l’esordio anche in campionato, stavolta per merito di Mazzarri, in una gara a Livorno.
Poi via, a farsi le ossa. Un apprendistato a Cava de’ Tirreni di qualche mese, poi l’incontro con Zeman maestro fondamentale in un biennio fra Foggia e Pescara. Il boemo plasma il ragazzo regalandogli perle preziose in fase tattica e realizzativa. Arrivano 37 gol, con tanto di Under 21 conquistata, che significano il ritorno da protagonista al Napoli.
Testa alta ma piedi a terra, con la consapevolezza dei propri mezzi, Lorenzo sgomita e si fa sempre più spazio. Il primo gol in azzurro è al Parma, sotto la curva B, ed è l’inizio di un sogno che passa poi per Benitez ed una Coppa Italia vinta grazie ad una sua doppietta, ma anche con la Nazionale maggiore e la convocazione per i Mondiali.
Tanti alti ma arriveranno anche i bassi, quei momenti negativi che solo un campione può vincere e Lorenzo ci riesce, grazie anche all’amore della sua Jenny. La splendida stagione di quest’anno con Sarri è l’apice più alto della sua carriera, con i 12 gol accompagnati da innumerevoli assist e gli Europei da giocare con la maglia dell’Italia.
Vai Lorenzo, oggi è il tuo compleanno, festeggia forte ben oltre le 24 ore. Fino al prossimo mese, fino al prossimo anno.
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