Gianluigi Buffon, portiere della Juventus, ha parlato così in conferenza stampa prima della finale di Coppa Italia contro il Milan.
“Avere l’opportunità di vincere questo trofeo è bello e stimolante, al termine di una stagione dura e complicata. A novembre ho vissuto la delusione della Nazionale che avrebbe ammazzato chiunque. Dopo qualche problemino avuto con la Juve in classifica, ogni mattina mi svegliavo e guardandomi allo specchio mi dicevo: ‘O sei la persona più forte del mondo, o sei la persona più infima e schifosa del mondo, perchè incassi con questa forza. Zero titoli? Ho avuto paura perché nessuno regala nulla, la sceneggiatura che sembrava tratteggiare questa annata lasciava presagire anche delle sorprese inaspettate negative. Adesso siamo moderatamente fiduciosi e convinti, ma sfido chiunque ad esserlo all’86’ a San Siro. Noi favoriti? Con il Milan non si parte mai da favoriti, dopo quattro finali perse contro di loro posso dire che si tratta di una partita che non finirà al novantesimo. Siamo stanchi noi quanto il Milan: la stanchezza sarebbe solo un alibi per gestire un post brutto risultato”.
Sul proprio futuro, poi, Buffon svela: “Per quel che riguarda me stesso, non ho nulla da aggiungere. ci sarà da parlare tra qualche giorno, dopo che mi incontrerò col presidente. Donnarumma? Meritatamente sarà il portiere di riferimento italiano dei prossimi anni. E sono sicuro che dietro questa scuola spinga, vedendo ragazzi come Meret, Audero o Perin. La scuola italiana è ancora molto affidabile, anche se questo non vuol dire che sia la migliore nei singoli soggetti”.