Il portiere della Juve e della Nazionale ha parlato ai microfoni dell’emittente satellitare.
“Sono sempre stato considerato un punto fermo, un punto forte della mia squadra. Fin quando sarà così, fin quando anche gli altri penseranno questo, ci si potrà venire incontro e andare avanti, altrimenti è giusto fermarsi. Fino a giugno, anche per senso di responsabilità, sono ancora un calciatore ed è giusto pensi solo a questo. Poi ci incontreremo col presidente e decideremo serenamente.
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Le forzature non mi sono mai piaciute. Penso che ogni sportivo spesso si trova a dover dialogare anche in maniera conflittuale con il demone, è una parte della tua vita, è un aspetto molto bello. Ti accende sempre la fiamma e fa sì che dentro di te ci sia sempre bisogno di una sfida nuova; e per chi di sfide ha vissuto è sicuramente qualcosa di cui non puoi fare a meno”.
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Fonte: Ansa