Giuseppe Bruscolotti, ex giocatore del Napoli, ha rilasciato alcune dichiarazioni a Repubblica.
Queste le sue parole: “Il mio record col Napoli non è paragonabile a quello di Hamsik, io ho giocato 16 anni, lui ne gioca solo da 12 e i campionati disputati non sono gli stessi. Ai miei tempi la Serie A era a 16 squadre e non c’era la Champions League, le gare erano di meno. Le mie hanno un peso diverso.
La Cina? Prima dice che poteva andare via poi torna sui suoi passi, non mi è piaciuto l’atteggiamento. L’attaccamento è un discorso diverso. Io ho fatto tutto per il Napoli. Ho rischiato la vita per uqesta maglia che continuo a sentire mia. Sono sceso in campo quando non ero ancora guarito da un’epatite virale e ho messo la testa sul pallone quando un avversario stava calciando. Il mio amor per l’azzurro durerà per sempre.
Gli darei un premio se me lo chiedessero? Certo, lo farei. Ma al momento non ho rapporti con l’attuale società dopo le polemiche per la festa del trentennale del primo scudetto.
Insigne? Lo dico da tempo. E’ il leader della squadra. Poi nel nuovo ruolo si trova benissimo, ha le caratteristiche per fare bene da attaccante centrale. E poi ha carattere per diventare il capitano del Napoli. Insigne ha temperamento, è trascinatore. Quando c’è da discutere con gli avversari non si tira dietro. Sono segnali.
La numero 10? Sinceramente lascerai stare la maglia di Diego. Potrebbe essere un’arma a doppio taglio e un peso eccessivo per lui. Forse è meglio che Insigne giochi con la sua 24. E’ più tranquillo”.