David Brunelli, avvocato della rettrice dell’Università per stranieri di Perugia, ha parlato ai microfoni di Radio Punto Nuovo.
“Esiste una contestazione sullo svolgimento dell’esame. Avendo attestato che il giocatore conosce l’italiano a livello B1, avrebbero commesso un reato. Il secondo reato è il segreto d’ufficio, rivelando una notizia che non poteva essere rivelata. Si indaga inoltre sull’ipotesi di corruzione: questo “taroccamento” sarebbe non casuale, ma favorito da un patto precedente in cui le persone dell’Università avrebbero fatto quest’esame in cambio di qualcosa.
I giornali sostengono che la Juventus avrebbe promesso nuovi calciatori all’Università, creando un piccolo business. La corruzione, a differenza degli altri due reati, non è ancora stata contestata. La rettrice ed il direttore generale sono stati iscritti anche sul reato di corruzione, in questo caso, la Procura sta immaginando che il tutto sia avvenuto per un compenso, senza sapere quale sia, né chi l’ha proposto. Non ho ancora avuto accesso agli atti, ho letto qualcosa. Ho parlato con la rettrice e la professoressa che ha preparato il corso, credo che l’esame sia stato filmato e ciascuno di potrà rendere conto di com’è stato svolto.
Rischi? Condanna per falso e corruzione che sono puniti da 1 a 6 anni. Poi, visto che sono dipendenti pubblici, anche la perdita del posto di lavoro. Rischi della Juventus? La Procura Federale ha fatto bene ad aprire un fascicolo. Saranno loro poi a decidere, se dimostrato il reato, il corruttore è la Juventus. Sospensione indagini? Non è una notizia, non esiste che vengano sospese. La Procura si prenderà i suoi tempi, forse apriranno un fascicolo per capire se c’è stata una fuga di notizie”.