Il nuovo allenatore del Milan, Cristian Brocchi, ha parlato in conferenza stampa oggi a Milanello, ecco cosa emerso dalle sue parole riprese dalla Gazzetta dello Sport:
“Non ho paura ma massima tranquillità, io so cosa posso fare: con questo non significa che io sia sicuro che il Milan vincerà tutte le partite da qui alla fine, ma so che io e il mio staff daremo il 110%. Non è questione di bruciarsi, ma di opportunità. Uno deve avere l’umiltà di sapere che se le cose dovessero andar bene saremmo tutti felici e contenti, ma se dovessero andare male c’è da ripartire e da ripercorrere certi percorsi, mi gioco questa grandissima opportunità con la voglia e l’umiltà che hanno sempre contraddistinto la mia carriera anche da giocatore”.
“Voglio proseguire la cultura del lavoro che questo gruppo sicuramente ha perché ha fatto un ottimo percorso – dice Brocchi -. Ho avuto modo più volte di vederli all’opera e ho sempre visto calciatori che avevano voglia di lavorare e di questo va dato atto a Sinisa e al suo staff. C’è la voglia di portare quella che è stata la mia metodologia e il mio modo di allenare che può essere diverso da quello proposto da altri allenatori. Non migliore, ma diverso, perché studiato in un percorso che può consentire ai ragazzi di applicarlo in campo”.
“Non è semplice applicare da subito questi metodi, ieri è stato un giorno particolare – continua -, non si può pretendere di schiacciare il tasto on/off nella testa dei giocatori. Il cambio comunque segna in qualche modo, a volte rattrista anche, ma l’impatto è stato buono. È normale che sul campo sto cercando di iniziare a fare qualcosa di mio, sto cercando di fare capire ai ragazzi quali sono le mie idee e i miei metodi”.