Il campionato inglese si schiera contro l’uscita dall’Unione Europea.
Quella di oggi è una grande giornata storica per la Gran Bretagna, i cittadini sono chiamati alle urne per votare il referendum sull’eventuale uscita del Regno Unito dall’Unione Europea. Il risultato finale degli scrutini potrebbe realmente aprire nuovi scenari economici Oltremanica, che potrebbero ripercuotersi anche sul calcio.
Un eventuale addio all’Europa potrebbe mettere a serio rischio la stabilità economica, commerciale e sportiva della Premier League, almeno secondo il parere del presidente della società che gestisce il torneo, Richard Scudamore. Queste alcune delle sue dichiarazioni: “Brexit? Tutte le 20 squadre della Premier League sono a favore della permanenza nell’Unione Europea, senza dubbio. Il nostro campionato è per l’apertura al resto del continente, tutti noi siamo a favore del NO“.
L’eventuale uscita dalla UE, non solo dovrebbe far riscrivere tutti i regolamenti federali, soprattutto per quanto riguarda i calciatori comunitari ed extracomunitari, ma creerebbe un vero e proprio danno dal punto di vista commerciale e darebbe un duro colpo al marketing. Ci sarebbe finanche da riscrivere e rivalutare i copyright dei marchi, dei diritti televisivi ed anche un semplice reclutamento di giovani leve di altre Nazioni diventerebbe molto più difficile. Il tutto si ritorcerebbe, entro pochissimi anni, sulla validità e la competitività delle squadre inglesi nel resto d’Europa.
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