Ciro Borriello, assessore allo Sport del Comune di Napoli, è intervenuto ai microfoni di TeleclubItalia
Nel programma Club Napoli All News, l’assessore interviene in merito alla preoccupazione di Aurelio De Laurentiis sui lavori del Comune che l’ha portato a scrivere al presidente dell’Anac Raffaele Cantone lamentando i ritardi: “È la prassi quella di indicare due stadi per le manifestazioni europee, viene inserito il Barbera di Palermo come ipotesi in caso di emergenza. Le preoccupazioni di De Laurentiis sull’andamento dei lavori sono legittime, gli rispondiamo che è stato fatto un lavoro importante ora siamo nella fase dei bandi di gara. Ci sono questioni tecniche che garantiscono il regolare svolgimento di una gara pubblica, per fine maggio-inizio giugno avremo la ditta che si occuperà del San Paolo e di tutti i 14 impianti che saranno utilizzati per i lavori di manutenzione in vista delle Universiadi.
Vanno fatti lavori importanti, si parla di 60-90 giorni di lavori per ogni settore, in base alla dimensione. Ci sono tante possibilità, le valuteremo anche insieme al Napoli. Ci saranno dei lavori e ci saranno delle gare, come è sempre successo in passato con i lavori con le attività sportive in corso”.
“I lavori dovrebbero iniziare dopo il concerto al San Paolo previsto per il 7 giugno, quindi credo che nessun settore sarà completato per l’inizio del campionato. Ci sono diversi settori nello stadio, si può fare un lavoro che si focalizza su metà settore per volta o altro, facendo 3-4 turni lavorativi. Oppure si deciderà di chiudere una Curva e lavorarci, tutte le possibilità saranno valutate con la Società Sportiva Calcio Napoli. In questi lavori saranno inclusi anche i bagni e le balaustre”.
“Siamo fermi per quello, servono troppi soldi e non ce la facciamo. E’ già un grande sacrificio quello che facciamo. La situazione economica è complessa, abbiamo ereditato dei bilanci pieni di falle. Stiamo facendo un grande sacrificio. Sediolini azzurri? Ci stiamo lavorando”.
“Il valore è inestimabile, perché è lo stadio della città di Napoli. Il valore non si può valutare solo in queste condizioni, ma nella sua potenzialità. È quello che si valuta con un potenziale acquirente, la possibilità di fare un museo del Napoli o un cinema ed un ristorante”.