La palla in rete, la corsa sotto la curva strozzata dall’abbraccio dei compagni e le lacrime che vengono giu’ cariche di significato. La sofferenza di un ragazzo che avrebbe voluto dare il suo contributo alla squadra del cuore si manifesta in tutta la sua spontaneita’. Uno sfogo quello di Lorenzo, uno sfogo istintivo, senza freni, spontaneo, raccolto con enorme affetto da tutti i compagni che lo hanno circondato e stretto in un abbraccio vero. Una scena commovente, che riappacifica con un mondo, quello del calcio, troppe volte mortificato da fattori extra campo.
Lorenzo e’ tornato, e lo ha fatto prima del previsto. Lo ha fatto con la voglia di spaccare il mondo, ma anche con una smisurata dose di cio’ che forse gli mancava, la maturita’. Quello visto scendere in campo dopo il tremendo infortunio che lo ha tenuto lontano dai campi di gioco per molti mesi, e’ stato un Lorenzo Insigne tutto nuovo, migliore, nello spirito, nella consapevolezza, nella maturira’, nella condizione atletica.
Bentornato, scugnizzo.
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