L’ex allenatore del Napoli, rafa Benitez, ha rilasciato un’intervista ai microfoni della Gazzetta dello Sport.
“Ho un grande ricordo di quei due anni bellissimi: Napoli è rimasta nel mio cuore. Abbiamo vinto due titoli, ma soprattutto è nato un gruppo di grandi giocatori, ben assortito”.
Perché decise di andarsene? “Il presidente De Laurentiis mi aveva offerto un contratto pluriennale, ma le mie due figlie erano piccole e ho dato priorità alla famiglia che voleva tornare in Inghilterra o Spagna”.
Che ricordo ha di quel periodo? “Mazzarri aveva fatto un buon lavoro, la squadra girava. Però l’arrivo di giocatori come Albiol, Callejon e Mertens ha aiutato i più giovani al salto di qualità. E Reina merita una citazione a parte per il suo contributo in campo e nello spogliatoio”.
Il colpo fu convincere Higuain. “In realtà fu semplicissimo – ride -. Avevamo già preso tutti gli stranieri più in gamba e Gonzalo si è subito fidato. Penso non se ne sia mai pentito”.
Koulibaly ora è il miglior difensore al mondo? “Uno dei migliori. È già al livello dei più quotati in Premier, può migliorare ancora. Per me un difensore centrale dà il meglio di sé tra i 28 e i 32 anni”.
Lanciò pure Insigne e Jorginho. “Lorenzo ha imparato tanto nel tempo. Già allora spiccava per velocità, abilità tecnica e resistenza fisica. E poi è un bravo ragazzo. Come Jorginho, anche lui è cresciuto tanto”.
Che cosa le è rimasto di Napoli? “Le passeggiate in una città unica e tanti rapporti umani. In ogni posto in cui vado provo sempre a calarmi nella realtà. Ma lì ho avuto compagni di viaggio speciali: Fabio Pecchia è stato un ottimo vice, Riccardo Bigon mi ha portato Koulibaly, Ghoulam e Mertens”.
Può vincere questo Napoli in Italia e in Champions? “Può arrivare in fondo, su tutti i fronti”.
Promossi Sarri e Ancelotti: chi preferisce? “Nel calcio è importante divertirsi, ma è fondamentale vincere. Con Ancelotti e Allegri, di recente, abbiamo concordato su questo: diciamo che la pensiamo alla stessa maniera”.
Ma Sarri non ha ancora vinto… “Dettagli. In Premier il suo Chelsea sta facendo bene mostrando il bello del suo calcio: Sarri ha grandi meriti. Ma ha pure trovato un’ottima base: il lavoro di Conte negli anni precedenti. Il Chelsea di Conte esprimeva un calcio più meccanico ma giocava bene. Ora con Sarri i Blues palleggiano di più. E divertono”.