L’ex allenatore del Napoli Rafa Benitez ha rilasciato alcune dichiarazioni a Repubblica.
“Pausa di 50 giorni? È abbastanza per recuperare, mentalmente e fisicamente. Prima il riposo, poi gli allenamenti man mano più intensi, infine le amichevoli. Alcune squadre potrebbero faticare a ritrovare il passo. Ma chi fin qui ha puntato sull’intensità, guadagnerà dalla pausa, che restituirà energie.
La rotazione dei giocatori con tanti impegni sarà importante anche nella parte finale dei tornei. Adesso le squadre cercheranno continuità, puntando sui calciatori più affidabili. Solo chi ha avuto tanti giocatori impegnati negli ultimi turni del Mondiale dovrà ruotare di più.
Maxi-recuperi? Mi piacciono, il tempo perso va recuperato. Non mi piacciono invece le cinque sostituzioni. Spezzano le partite e le alterano, favorendo chi ha riserve di alto livello. Si facciano nelle partite internazionali, ma non nelle competizioni locali, dove le differenze di rosa sono maggiori. Tempo effettivo come il basket? Non risolverebbe il problema delle interruzioni tattiche. Anzi, paradossalmente il ritmo della gara potrebbe risultare ancor più spezzettato.
Cosa è rimasto del mio Napoli? La mentalità. Anche in Champions non si accontenta di fare bella figura, vuole vincere. Negli anni ha avuto ottimi allenatori e buoni calciatori.
Scudetto? Non voglio passare per menagramo, evito di esprimermi. Di certo ha quello che serve: entusiasmo, qualità, approccio. E la sosta mondiale potrebbe giovarle. L’unica vera rivale del Napoli è il Napoli
Chi dei calciatori del Napoli giocherebbe in Premier League? Ne ha in ogni ruolo. Osimhen, ad esempio, giocherebbe pressoché ovunque”.