Rafa Benitez arriva a Napoli e subito si presenta come “Rafè”. Lui e Napoli, amore a prima vista tant’è che inizia un tour tra le bellezze partenopee e in più comincia a masticare un po’ di napoletano. Lui spagnolo nella città di Maradona, dove il calcio è il pane quotidiano dei napoletani. Una passione senza confini verso i colori, verso quella maglia che ha il colore del cielo, del mare che bagna la città partenopea.
Benitez è molto rispettato dai tifosi napoletani e il loro affetto lo si può constatare ovunque vada. Rafa si è guadagnato questo rispetto, non solo per la sua tranquillità e professionalità, ma soprattutto per i risultati che sta dando con la squadra, specialmente in chiave internazionale.
I risultati. Il Napoli, pur uscendo dalla Champions League con 12 punti in un girone di ferro, è stato omaggiato dalla UEFA che ha ritenuto giusto far entrare il Napoli nella storia. In campionato, invece, nel girone d’andata ha ottenuto il miglior punteggio nella storia del Club. In Coppa Italia, battendo l’Atalanta in una gara secca, passa ai quarti di finale.
Il tecnico vive vicino al Centro Sportivo, insieme ad una parte del suo staff tecnico, arriva sempre un’ora prima dei giocatori ed è l’ultimo a lasciare il campo con tempi lunghi. Tornato nella sua stanza d’albergo continua il suo lavoro. Un allenatore che vive a pieno la sua figura ma questo porta a stare lontano dalla sua famiglia.
Infatti la moglie e le due figlie sono rimaste in terra inglese e lui stesso ha dichiarato:
“Lasciare la famiglia lì una scelta obbligata perché le bimbe studiano, e quest’anno devono sostenere esami molto importanti. Non puoi cambiargli tutto ciò che hanno intorno. Questo purtroppo rende tutto più difficile.
A volte però può essere un vantaggio per lo staff tecnico perché così si è tutto il giorno a lavoro e si mantiene alta la concentrazione per tante ore.
E’ molto dura dal punto di vista personale, però è quello che si richiede ad un professionista e devo accettarlo.
Da quando sono arrivato qui ho cercato di conoscere le tradizioni, il modo di vivere e la storia della città: ho visitato molti dei luoghi più incantevoli per godere della sua bellezza. La vita quotidiana ruota intorno al Centro Sportivo. Abitualmente sono con il mio staff, lavoriamo sui dettagli degli allenamenti e delle partite. Giocando due gare a settimana, abbiamo tante cose da fare, e se abbiamo tempo, cerchiamo di visitare alcuni dei monumenti della città o alcune delle zone che ci consigliano”.
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