Rileggi la diretta testuale della conferenza stampa di Rafa Benitez, che anticipa Chievo-Napoli. Momento positivo, a Verona se arrivasse la terza vittoria consecutiva cosa potrebbe cambiare?
“Manca la continuità per questo ogni partita serve per poter migliorare. Il Verona lavora bene, è compatta ed ha bisogno di punti, noi dobbiamo vincere per tenerci il terzo posto”.
Cosa dice sul suo futuro?
“Ne parlerò tra due, tre mesi. Ora sono concentrato e farò bene e sarò contento se la squadra arriverà lontanissimo”.
Ieri era a Sant’Antimo. E’ un segnale?
“Spesso parlo con mister Saurini, con Pecchia, con Grava se ho la possibilità li seguo. Non è un segnale, è importante sapere i ragazzi cosa fanno”.
Lei è qui da 18 mesi, cosa è cresciuto?
“Tante cose ma non devo essere io a dirlo. La società ha ancora margini di crescita. Noi no facciamo il ritiro eppure vinciamo lo stesso, abbiamo dato una dimensione più internazionale”.
Callejon vuole vincere col Napoli e vincere la Champions League in maglia azzurra contro il Real Madrid. Lo vuole anche lei?
“Certo, ma per giocare col Real dovrà essere solo una finale”.
Ci sono tre impegni in sette giorni, ci sarà spazio per Gabbiadini come titolare già domani? Se lei ha deciso di andare via, lo direbbe?
“Nessuno si aspettava che Strinic potesse fare tante partite di fila perché non giocava da molto ma lui ha esperienza e sa dosare le energie. Gabbiadini è arrivato per dare una mano anche se nel suo ruolo c’è Callejon e Hamsik che sta facendo bene. Ma ha un bel futuro avanti a sé. Sul mio futuro posso dire che il futuro della società non dipende da me. La squadra ha giocatori giovani che possono solo crescere e diventare forti quindi si pensa al futuro. I tifosi vogliono andare avanti, ma sul mio futuro poi si vedrà. Io parlo tutti i giorni con Bigon e il presidente per il futuro”.
Se dovesse andare via andrebbe a Liverpool?
“Concentriamoci sul Chievo che è più importante. Il mio rapporto qui con città e presidente è buono. Poi ne parleremo tra due, tre mesi”.
Mercato: c’è chi ha comprato e chi ha venduto. Cosa è cambiato per queste squadre?
“Qualcuno ha fatto bene ma dobbiamo vedere in campo. Gabbiadini è giovane e deve crescere, diventerà forte, Strinic è un ottimo acquisto. Chi compra il giocatore forte questo poi potrebbe non rendere in futuro”.
Cosa manca al Napoli, alla società. Cosa bisogna migliorare?
“Questa non è una conferenza stampa dove si può dire cosa migliorare e cosa no. Il calcio italiano deve migliorare sulla rosa e inserendo i giovani migliorerà sicuramente, come già hanno fatto gli altri campionati”.
Quest’anno con il ritorno di Gargano e l’arrivo di Lopez, il Napoli ha giocato in maniera differente avendo un equilibrio differente.
“La nostra forza è la nostra debolezza. Qualche volta la squadra si sbilancia troppo. Col lavoro tattico che facciamo tutti sanno cosa fare, ognuno poi ha le sue qualità”.
Ci sono opinioni differenti sul modo di gestire i giocatori e anche sul tipo di gioco.
“Io so cosa voglio fare. Il tecnico commenta l’errore di una squadra, come ho sentito fare, ma bisogna anche capire cosa chiede il tecnico al giocatore e capire dove sta l’errore. Quando arrivai al Valencia, arrivai dopo Cuper. Con lui la squadra ripartiva bassa ma con grande velocità invece noi mettemmo la linea difensiva alta e vincemmo il campionato. La crescita sta nel saper interpretare in più modi la gara alzando il pressing oppure aspettando di più. Come ho detto primo la nostra forza è l’attacco ma potrebbe essere anche una debolezza perché possiamo sbilanciarci, per questo serve equilibrio”.
All’andata con Chievo, Udinese e Palermo si è raccolto un solo punto.
“Il nostro obiettivo è vincere queste gare. all’andata col Chievo facemmo il record di tiri in porta, la chiave è la continuità e serve soprattutto se si vuole puntare a qualcosa di importante, vinciamo domani e arriverà la fiducia e con essa sarà tutto più facile”.
Contro le piccole il Napoli può tirare fuori il carattere? Questa è la vera prova?
“Certo, dobbiamo vincere soprattutto queste partite. La chiave è quello di puntare a qualcosa di importante, vincere da più fiducia alla squadra”.
De Guzman e Mertens c’è un po’ di comeptizione tra i due, l’olandese sarà domani in campo?
“Per noi e per i calciatori la competizione fa bene. Mertens si allena bene come anche De Guzman, entrambi puntano l’avversario e lo saltano. Serve equilibrio”.
In Coppa d’Africa per chi farà il tifo?
“Dobbiamo desiderare il meglio per i nostri giocatori. Se lui vince la Coppa torna a casa con più entusiasmo”.
Il Chievo gioca col difensore centrale, le darà qualche problema?
“Quando si parla del difensore centrale la velocità conta ma non molto. Loro lavorano bene, aspettano e se devono pressare lo fanno. Non credo che farà la differenza fare gol all’inizio. Se non facciamo gol loro saranno più compatti”.
Che consigli da alla Primavera?
“Saurini lavora bene, non è facile trovare giocatori che poi crescano forti ma loro stanno lavorando bene”.
Insigne e Zuniga: quanto ha inciso il loro infortunio sulla squadra?
“Sono infortuni a lungo termine ma siamo alla fine. Michu è stato qui l’altro giorno ma sta procedendo bene, stanno lavorando bene tutti. Zuniga sta iniziando a lavorare con la squadra e sarà il primo a rientrare, dopo di lui Michu che si sta riprendendo così come Insigne. Meglio non precipitarci”.