Dopo la conferenza stampa d’addio del tecnico spagnolo è tempo per il Napoli di pianificare il futuro. Uno dei possibili successori dell’allenatore madrileno potrebbe essere proprio Roberto Di Matteo.
Nato a Sciaffusa, cantone svizzero, da genitori italiani il 29 maggio 1970 ed ex centrocampista italiano che ha vestito la maglia della Lazio, con cui ha guadagnato la convocazione nell’Italia di Arrigo Sacchi.
Dopo 3 stagioni in biancoceleste si è trasferito a Londra per indossare la maglia del Chelsea, con cui ha vinto numerosi trofei.
Carriera
Nel luglio de 2008 è diventato allenatore del Milton Keynes Dons, squadra di Football League One (terza divisione inglese). Ha realizzato una stagione molto positiva conducendo il club la squadra ai play-off grazie al terzo posto finale, ma fallendo la promozione ai calci di rigore.
Il buon campionato gli vale l’ingaggio il 30 giugno 2009 del West Bromwich che riporta in Premier League.
Viene esonerato due anni più tardi, dopo la sconfitta esterna contro il Manchester City (0-3), nonostante la squadra si trovasse perfettamente in corsa per centrare la salvezza, obiettivo dichiarato dalla società ad inizio stagione.
Il sue ottimo inizio da allenatore fa si che viene scelto nel giugno del 2011 come assistente di Villas – Boas alla guida del Chelsea. Il 4 marzo 2012 diventa allenatore in seguito all’esonero del tecnico portoghese e sulla panchina dei Blues arriva anche l’esordio internazionale il 14 marzo.
Nel ritorno degli ottavi di finale di Champions League, contro il Napoli, in una notte che nessun tifoso partenopeo dimenticherà mai, conquista il passaggio ai quarti vincendo per 4 – 1, con il gol decisivo di Ivanovic ai tempi supplementari.
Il cammino europeo prosegue con l’approdo in finale, eliminando prima il Benfica ai quarti e poi il Barcellona di Guardiola in semifinale.
Diventa così l’undicesimo allenatore italiano a disputare la finale della massima competizione continentale, ma il primo alla guida di una formazione straniera. Dopo la vittoria della FA Cup contro il Liverpool, suo primo trofeo da allenatore, si conferma il 19 maggio, conquistando la Champions League nella finale di Monaco sconfiggendo proprio i padroni di casa del Bayern ai calci di rigore. Pochi mesi più tardi viene esonerato, malgrado le resistenze dei tifosi, per la sconfitta inflitta dalla Juventus allo Stadium nella fase a gironi della massima competizione europea.
Viene sostituito proprio da Benitez, che a fine stagione conquisterà l’Europa League. Il 7 ottobre 2014 viene nominato nuovo allenatore dello Schalke 04.
La squadra ha concluso al sesto posto in campionato ed è stata eliminata agli ottavi di finale di Champions League.
Al termine della stagione in corso, si è dimesso a seguito di divergenze con la società.
Sistema di gioco e statistiche
Il modulo utilizzato da Di Matteo è il 4–2–3-1. Nonostante abbia conquistato già una Champions ed una FA Cup, il suo calcio è sempre stato valutato come eccessivamente difensivo e fondato soprattutto sulle ripartenze.
Le statistiche del tecnico sono comunque positive. Su 209 partite disputate, ha totalizzato:
106 vittorie, 44 pareggi e 59 sconfitte.
50,7 % Vittorie
21,1 % Pari
28,2 % Sconfitte
Il suo profilo potrebbe corrispondere a quello tracciato dal presidente De Laurentiis.
Un tecnico giovane, che può proseguire il processo di crescita del club ed abbia una discreta esperienza nelle competizioni europee essendo l’unico allenatore nella storia ad aver portato la Champions in un club londinese.
L’allenatore italiano ha mostrato però la sua volontà di crescere e vincere al termine della stagione allo Schalke, ritenendo insufficiente il business plan presentato dalla società tedesca per poter migliorare il club.
Servirebbe quindi un progetto di alto profilo per portarlo sulla panchina azzurra.