In diretta a ‘Punto Nuovo Sport Show’, trasmissione con Umberto Chiariello in onda su Radio Punto Nuovo, è intervenuto Paolo Bargiggia, giornalista.
“Rivendico la libertà di poter considerare Ancelotti un grandissimo allenatore, con un passato da far invidia a chiunque, ma secondo me è un allenatore, per quello che ha vinto e guadagnato, a fine carriera.
Non vuol dire che sia finito, ma un’altra cosa che rivendico è che adesso non è che possiamo giocare alle figurine perché vince bene, meritatamente, con i campioni d’Europa e quindi è il messia del calcio ed io un ubriaco. Perché litighi con i napoletani?
Non lo so, dovresti chiedere a loro. Sono diventato il nemico numero 1 del Napoli quando a Studio Sport avevo detto che Higuain se ne sarebbe andato a fine stagione nel 2016, alla fine è stata la verità.
La differenza è che io rispetto agli altri, l’avevo detto con qualche mese di anticipo: a volte si sbaglia, altre no. Quella volta il Napoli fece un comunicato dicendo che io scrivevo sotto dettatura di poteri forti. A parte che avrei avuto gli estremi per fare una querela a De Laurentiis.
Ma io posso mai dare conto ad un corto circuito mediatico? Mi faccio una risata, più mi insultano, più esprimo le mie idee. Non capisco perché se esprimo le mie idee sono un nemico di Napoli e del Napoli. Avevo fatto delle critiche a Sarri, sul suo provincialismo contro il calendario, gli orari, caldo, freddo e l’ha fatto anche alla Juve, ho detto le stesse cose. Come mai quando lo dicevo ero un nemico del Napoli?
Quando ho scritto il Tweet di Ancelotti, il mercato del Napoli stava prendendo una piega sbagliata, aveva delle difficoltà ad andare su giocatori che si erano prefissati come obiettivi. Il Napoli in quel periodo veniva da un avvio di stagione, abbastanza scarso. Perse l’amichevole con il Benevento e pareggiò con la Cremonese. Tweet ironico sulle difficoltà di mercato.
Il Napoli è competitivo, ma in quello che ho scritto c’era un fondo di verità. Conosco amici e consulenti di Ancelotti, quando lui accettò il Napoli lo fece per un paio di motivi. Primo perché non voleva restare fuori dal giro, secondo perché non aveva trovato l’intesa con la Nazionale, terzo il figlio, genero ecc… sono sicuramente un pensiero per cui ha deciso di accettare. Sapevo che quest’estate, il figlio, non se l’era sentita di provare a guidare una squadra da solo. Voto al mercato del Napoli? Nonostante le premesse, perché non è facile portare tutti i giocatori che vuoi, penso che alla fine sia stato un mercato ancora una volta intelligente da parte di De Laurentiis perché fatto su giocatori giovani, presi a costi contenuti, con una filosofia che frutterà, voto 6.5″.