Nell’edizione odierna de ‘Il Corriere dello Sport’ ha parlato l’ex giocatore Salvatore Bagni.
Mi aspettavo questo Napoli e ho visto l’Eintracht stranamente rinunciatario. È una squadra che conosco bene, è molto offensiva, ma con il Napoli ha fatto l’unica partita possibile eppure ha perso. La verità è che impossibile giocare contro questo Napoli che domina le partite dall’inizio alla fine».
Eppure, dopo il palo di Osimhen, Kvaratskhelia aveva fallito un rigore.
«Ha tirato forte ma è stato bravo Trapp a indovinare l’angolo e a compiere una bella parata. Vorrei sottolineare il bel gesto di Osimhen che è andato a rincuorarlo subito dopo l’errore come a dire: non ti preoccupare, ci pensiamo noi».
Forse già sapeva cosa sarebbe accaduto pochi minuti dopo… «Ma Osimhen potrebbe segnare un gol alla partita e forse ci riuscirà. Non mi stupisce. Ero certo dal suo arrivo che avrebbe fatto grandissime cose mentre gli altri sottolineavano solo i suoi difetti. Poi si diceva avesse solo la profondità invece sa fare tutto, avete visto come lega la squadra?».
Kvara ha riscattato il rigore con il tacco per Di Lorenzo.
«In generale ha giocato bene, nonostante qualche errore. Mi piace sempre il suo atteggiamento umile e disponibile. I movimenti sono quelli giusti e comunque questo Napoli può anche permettersi il lusso di giocare e vincere una partita senza il miglior Kvaratskhelia».
L’impressione è che a centrocampo ci fosse più di un Anguissa.
«Parliamo di un giocatore devastante. Ha tutto. Qualità, tecnica, fisico. E poi gioca sereno, non commette mai falli ed è difficile portargli via palla. Quando capirà che ha potenzialità per segnare anche 6-7 gol all’anno diventerà un calciatore completo. E vogliamo parlare di Lobotka? Era ovunque».
Dove può arrivare questo Napoli?
«Se non incontrerà a breve il Manchester può arrivare tranquillamente in finale. Non ha mai avuto un calo, vi rendete conto? Possono farcela. Il City è la squadra da battere nonostante la goleada del Real. Mi piace anche il Benfica che somiglia al Napoli per idea di calcio ma con minor qualità. In generale oggi nessuno vorrebbe incontrare la squadra di Spalletti e non è difficile capire il perché».