L’ex calciatore del Napoli, Salvatore Bagni, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni del Corriere del Mezzogiorno.
“Gare iniziali difficili, mi aspettavo di meglio. Quelle da giocare in casa non dovrebbero risultare impegnative. Ma tutto dipenderà dal mercato: finora è tutto molto fumoso e la situazione dei giocatori in scadenza non è stata gestita bene.
Il Verona è una squadra sempre pericolosa per gli azzurri. Quel giorno segnò Bertoni per noi, poi loro vinsero lo scudetto. Diciamo che non fu un bel debutto per Diego e per la squadra. Alla fine in quel campionato arrivammo ottavi. Da lì si capì che la rosa doveva migliorare e si fecero gli opportuni investimenti.
Ripeto, mi aspettavo di meglio. Il Verona: ha cambiato allenatore ed è sempre un’incognita. Storicamente i gialloblù, come la Fiorentina, che gli azzurri incontreranno alla terza, sono avversari che hanno creato problemi. La Viola ha eliminato quest’anno il Napoli dalla Coppa Italia, ha vinto al Maradona. Poi, ha infranto il sogno scudetto della squadra di Sarri. Anche la trasferta dell’Olimpico contro la Lazio non sarà una passeggiata. Le gare in casa con Monza, Lecce e Spezia non mi preoccupano.
L’anno scorso lo scontro diretto con i bianconeri, la gara più sentita dai tifosi, arrivò alla terza giornata. Il Napoli grazie alla partenza forte di Spalletti, che è auspicabile anche quest’anno, riuscì ad aver ragione della Juve in casa al Maradona. Da un lato forse è meglio, ma dall’altro avrei preferito che il Napoli l’avesse affrontata subito; anche l’Inter che incontreremo a San Siro subito dopo la pausa.
Il Napoli è la squadra che forse ha meno giocatori al mondiale. Occorrerà una rosa forte: due per ruolo come sembra stia facendo l’Inter che si sta muovendo bene sul mercato. Non so sia più deleterio tornare da un mondiale avendo giocato ogni tre giorni, oppure fermarsi e rifare una mezza preparazione. I tornei tra squadre durante lo stop? Non contano nulla, li lascerei perdere.
Il mercato del Napoli? Ribadisco. Da tifoso ma anche da addetto ai lavori sono preoccupato: ci sono troppe incognite che si sono affrontate troppo tardi. I nodi Mertens, Ospina, Fabian Ruiz e Koulibaly sono stati solo rimandati e affrontati tardi. Io vivo in mezzo alla gente di Napoli, sono in città molto spesso: i tifosi sono sfiduciati non credono più a niente. Hanno timore che i giocatori più importanti vadano via. Puoi avere tutte le idee del mondo ma rimettere in piedi una squadra del genere, che ha rischiato di vincere il campionato, non sarà un’impresa facile. E questo rende l’ambiente molto scettico.”