A Radio Marte è intervenuto Mattia Grassani, avvocato della SSC Napoli che sta affiancando De Laurentiis nella discussione del ricorso della gara persa a tavolino con la Juventus.
“La discussione ieri ha colto nel segno.
Finora sono stati depennati 24 incontri, di cui 5 praticamente identici al caso del Napoli con la squadra ospitante che non voleva rinviare la partita.
In tutti i casi, le leghe di competenza hanno semplicemente rinviato il match senza attivare il meccanismo infernale che si è attivato quando la Lega per ben 2 volte ha rifiutato.
A fronte di questo, non dico da giurista ma da uomo o tifoso mi chiedo se il calcio è uguale per tutti. Già in primo grado il principio doveva essere recepito.
Speriamo che il principio basilare del fatto che le autorità dello Stato prevalgono su quelle sportive, venga ristabilito. Qualora così non fosse, il Napoli non mollerà e andrà avanti in tutte le sedi. Juventus-Napoli è l’unica gara che ha subito questo trattamento.
Da un mese a questa parte tanta acqua è passata sotto i ponti ed è passata tutta in direzione della decisione che il Napoli ha preso.
La Campania ha rappresentato il record di contagiati per regioni. Oggi il dato è fuori controllo. Quindi il Napoli ha spiegato che non se la sentiva di commettere un reato e non rispettare le prescrizioni, viaggiando avremmo messo a rischio delle persone.
Sia ben chiaro a tutti che la scelta del Napoli è stata obbligata, secondo provvedimenti della sanità locale. La comunicazione spiegava che bisognava rispettare l’isolamento domiciliare e non viaggiare.
Il Giudice Sportivo ha stravolto regole che già ci sono in maniera ingiusta. Il provvedimento derogatorio al Napoli non è mai stato lontanamente concesso.
Chiarito questo concetto, domani questa cosa potrebbe contare a qualsiasi squadra. I diritti alla salute hanno superiorità rispetto ai diritti calcistici.
ASL sulle vicende dei giocatori Nazionali? Assolutamente può essere in soccorso del Napoli. Questo provvedimento altro non ha fatto che ribadire quanto osservato nel caso del Napoli.
Diverse decisioni si ispirerebbero ad altri principi, le partite si devono decidere sul campo.
Tempistiche? Lo sfogo naturale di un rigetto del reclamo sarà il Collegio di Garanzia dello Sport del CONI, servirebbe circa un mese o un mese e mezzo. Noi però siamo motivatamente fiduciosi che questa via crucis del Napoli possa concludersi nei prossimi giorni”.