I giallorossi attraversano un momento delicato, soprattutto per questo non vanno sottovalutati. L’organico è quello di una squadra favorita per la vittoria dello scudetto. Il bigliettino da visita presentato all’inizio di questo campionato, erano i due secondi posti conquistati alle spalle della super-Juventus nelle ultime due stagioni.
Eppure la Roma sta attraversando un momento delicato, tra contestazioni a base di carote e sonori fischi dopo la qualificazione agli ottavi di Champions League conquistati in casa con il Bate Borisov.
Come se non bastasse anche il difensore Manolas e il centrocampista Pjanic, si sono insultati pesantemente alla fine del match di coppa di mercoledì scorso.
La squadra di Garcia in campionato è quarta in classifica con 28 punti, a meno tre dal Napoli. Ha conquistato 8 vittorie (contro le 9 del Napoli), 3 pareggi (come il Napoli) e 3 sconfitte (una in più della squadra allenata da Sarri).
Alla pari della Fiorentina è il miglior attacco del campionato con 30 gol segnati, ma è la peggior difesa delle cinque sorelle (Inter, Fiorentina, Napoli, Roma e Juventus) con 18 gol subìti.
In questa stagione è soprattuto il cammino in trasferta che desta qualche perplessità. Tra campionato e Champions League, ha giocato lontana dall’Olimpico, 11 partite ottenendo 3 vittorie (con Forsinone 2-0, Palermo 4-2 e Fiorentina 2-1), 4 pareggi (Hellas Verona 1-1, 4-4 Bayer Leverkusen, 2-2 Bologna e 1-1 Torino), 4 sconfitte (2-1 Sampdoria, 3-2 Bate Borisov, 1-0 Inter e 6-1 Barcellona). Sempre in trasferta ha subìto 21 gol (con una media di 1,91 gol a partita) e ne ha segnati 20 (con una media di 1,82 gol a partita).
Il modulo preferito dal tecnico Garcia è il 4-3-3, con gli esterni che hanno un ruolo fondamentale per sorprendere le difese avversarie in velocità. Gervinho e Salah non sono al 100% e probabilmente non saranno in campo per tutta la partita, ma rappresentano ugualmente il pericolo numero uno alla pari dei calci piazzati, dove la Roma è forte sia sulle palle alte che con i tiri da fermo di Pjanic.
A centrocampo proprio la sagacia tattica di Pjanic, permette ai giallorossi uno sviluppo imprevedibile della manovra, mentre Nainggolan e De Rossi limitano i danni di una difesa che non sempre è impeccabile e che ha in Manolas il punto di forza.
La Roma cerca il riscatto, per dimostrare ai suoi tifosi che le critiche e le contestazioni sono immeritate. La squadra allenata da Garcia è stata mortificata nell’orgoglio e, proprio come una tigre ferita, soprattutto per questo oggi è da temere particolarmente.
Per chiudere due dati statistici curiosi: in assoluto una sfida tra Napoli e Roma non termina 0-0 dal 9 aprile 1995 al San Paolo e sempre al San Paolo, l’ultimo pareggio è stato il 2-2 del 28 febbraio 2010 e l’arbitro era proprio Rizzoli di Bologna, lo stesso di oggi.