Gianluca Ciotti, legale dell’arbitro Claudio Gavillucci, è intervenuto ai microfoni di Radio Crc.
“Dopo l’intervista di Claudio Gavillucci al Corriere dello Sport sono arrivate le motivazioni dal Coni tuttavia non sono state esaustive rispetto alla domanda da noi effettuata. Il Coni ha eluso la domanda. Tutto ciò che è stato sarà stato un bel passato e un bel presente ma la classe arbitrale deve essere riconosciuta mediante una gratifica professionale che gli permetta di scendere in campo sereno e tranquillo. Inoltre, se la graduatoria è l’unico strumento per valutare gli arbitri deve essere formata da elementi non illogici e competenti. Se in partite importanti, l’operato dell’arbitro viene contestato pubblicamente non può esserci una votazione brillante nella graduatoria professionale c’è qualcosa che non va”.