A Radio CRC è intervenuto Fabio Fulgeri, avvocato di Aurelio De Laurentiis.
“L’iter del caso Osimhen? Capisco la perplessità, perché il cittadino si chiede proprio questo, come mai dopo una definizione favorevole al Napoli in sede sportiva e anche in sede giudiziaria e penale sempre al Napoli, c’è ancora uno strascico di questa vicenda. Si tratta di un caso, come in tutti i reati, finalizzato dolosamente, per un profitto illecito. Abbiamo sempre cercato di discutere e dimostrare ogni qualunque profitto illecito da parte della società o di terzi. Purtroppo c’è questa pendenza che pende a Roma perché il bilancio della capogruppo Filmauro viene depositato a Roma, ecco perché c’è questa contestazione. Dobbiamo verificare queste ulteriori eventuali acquisizioni investigative che però non conosciamo finché non prendiamo visione degli atti di indagine. Ecco perché l’avviso della conclusione delle indagini ci comunica che possiamo da questo momento spiegare una difesa ufficiale, formale davanti alla Procura di Roma.
Quando potremo visionare gli atti? Si acquisisce la documentazione d’indagine, si prende visione degli atti e poi si spiega una difesa che può essere un interrogatorio o una memoria difensiva, adesso decideremo quando il presidente rientra, avremo delle riunioni e valuteremo rispetto a quello che eventualmente dovesse emergere, perché sorprende anche me questa contestazione. Non ce l’aspettavamo perché in tutta serenità, l’operazione è stata condotta in maniera leale, corretta giuridicamente e in maniera onesta. Ripeto, è un’ipotesi di reato, non ci hanno già rinviato a giudizio, questo va tenuto presente. È rimasta in piedi questa ipotesi, vediamo sulla base di quali argomenti la Procura di Roma intende eventualmente proseguire in questa contestazione, anche se potrebbe sempre archiviare. Il presidente è rimasto sorpreso, ma è sereno e tranquillo perché conosce meglio di tutti la vicenda.
Sul piano sportivo? Pur non essendo un esperto di diritto sportivo ritengo di poter dire che siamo abbastanza sereni anche sotto questo aspetto, poi le valutazioni spettano agli organi di competenza, ma non credo si possa verificare un’ipotesi del genere anche da quello che ho letto rispetto a dei pareri di illustri professionisti del settore. Il caso non è stato riaperto, è la stessa indagine che riguardava più ipotesi di reato, originariamente c’erano le ipotesi in cui l’articolo 2 dal Decreto legislativo 74/2000, in pratica un utilizzo di fatture per operazioni inesistenti, cioè praticamente utilizzo di fatture finalizzate sostanzialmente ad evadere il fisco, cosa che è diventata insussistente. Poi era rimasta questa residuale ipotesi di cui al 2621 del codice civile che è comunque un’ipotesi di reato e che per ragioni di competenza territoriale, essendo la Filmauro la capogruppo e con sede a Roma, per questo la vicenda adesso è di competenza dei magistrati romani, ma non c’è una riapertura, è la medesima, identica vicenda. Adesso confido che riusciremo a dimostrare anche in questo caso la insussistenza di qualunque ipotesi di reato. Siamo sereni, siamo tranquilli, state tutti tranquilli”.