La vittoria di ieri contro il Bayern Monaco, avvicina gli spagnoli ad una seconda storica finale di Champions in soli 3 anni. Ma qual è il vero segreto della squadra di Simeone per restare così in alto?
Tanta grinta, tanto cuore ma anche tanta tecnica. L’Atlético Madrid è ormai da qualche anno ai vertici del calcio spagnolo e di quello europeo, fedele specchio del suo allenatore sagace ma anche di una gestione societaria oculata. Ogni anno i “colchoneros” mantengono un perfetto equilibrio finanziario con cessioni importanti e remunerative, riuscendo però a rimpiazzare i partenti con nuove pedine che non intaccano il meccanismo vincente. Una macchina perfetta ed ormai ben oliata.
Ma le macchine da corsa, si sa, hanno bisogno di tanta manutenzione e di uno specialista del motore, di un ottimo meccanico che riesca a dare al costruttore e al pilota l’opportunità di trarre il massimo delle potenzialità, ed in tal senso il vero segreto dell’Atlético Madrid è uno solo ed ha un nome e un cognome: Óscar Ortega.
58 anni, uruguaiano di Montevideo con un passato da calciatore e pugile dilettante, Ortega è colui che cura e mette a punto ogni muscolo di ogni calciatore biancorosso. Un rapporto indissolubile con Simeone dal 2004, quando il Cholo calcava ancora i campi da gioco e riuscì a finire degnamente la carriera grazie alle sue mani sapienti, il “mago dei muscoli” ogni anno rinnova le sue tecniche di studio con nuovi sistemi e test che vanno ad incrementare le sue numerose conoscenze nel settore, tanto da essersi guadagnato sul campo il soprannome di “El Profe“, il professore.
Ortega, in simbiosi con il mister, sviluppa programmi specifici per ogni calciatore integrandoli con l’aerobica e soprattutto l’antropometria, ovvero lo studio dei caratteri misurabili del corpo umano: un mix vincente che lascia il segno nelle squadre che prepara. Si racconta che nell’anno in cui era al Catania, Bergessio ringraziava Ortega quotidianamente per avergli fatto disputare più di 3 partite consecutive senza infortuni, idem lo spagnolo Villa che dopo un grave infortunio riuscì a giocare una stagione a Madrid ai limiti dei record per i chilometri percorsi in ogni gara.
Se l’Atlético Madrid corre in campo, ed anche verso la quarta finale europea negli ultimi 5 anni, il merito è anche del “Profe“. Simeone ringrazia, i tifosi dei colchoneros ancor di più.
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