Nelle 24 precedenti partite di campionato giocate al San Paolo, il Napoli aveva sempre segnato, con l’Atalanta arriva anche il record negativo di 0 gol.
Gasperini morde a sangue Sarri e gli strappa 3 punti che potrebbero essere fondamentali.
Ormai gli azzurri sentono il fiato sul collo dei bergamaschi anche il terzo posto potrebbe essere a rischio.
I ragazzini terribili di Gasperini colpiscono nel cuore della casa del Napoli lasciandolo tramortito e confuso, all’inizio di un ciclo di gare che decideranno una stagione.
Quando le partite di calcio vanno male, a causa di episodi, c’è la voglia di scendere subito in campo ma ieri il Napoli è stato messo sotto dall’Atalanta in un modo che non lascia spazio a scuse o recriminazioni.
È stata una resa totale.
La squadra è venuta meno sul piano tecnico, come a Madrid, e questo è un dato preoccupante.
Contro il fisico e la corsa dei nerazzurri, la qualità avrebbe dovuto fare la differenza ma in campo se n’è vista poca.
Le possibilità, a questo punto sono due o il Napoli non ha, in fondo, grandi capacità tecniche o i giocatori più dotati: Hamsik, Zielinski, Callejon e Mertens, fatta eccezione per Insigne, stanno vivendo un momento involutivo.
Ogni calciatore ha una fase di decrescita fisica e mentale nel corso della stagione e nei giocatori cardine del Napoli, questa è evidente.
Giusta, quindi, la preoccupazione per i prossimi impegni terribili che aspettano gli azzurri, nell’ordine Juventus, Roma e Real.
Nel vuoto pneumatico lasciato dal silenzio stampa, in assenza del pensiero di chi potrebbe dare delle risposte, si innestano ogni tipo di polemiche e interpretazioni personali.
Nel frattempo oggi la squadra si ritroverà a Castelvolturno, faccia a faccia Mister- calciatori, determinante per il futuro del Napoli.
Il coraggio, a volte, è anche fermare i pretoriani e affidarsi a chi ha mente libera e gambe fresche, senza temere di tradire chi ha sempre dato il massimo ma con l’obiettivo di dare l’opportunità di ricaricarsi per ripartire alla grande.