Vi presentiamo le squadre che parteciperanno al Mondiale di Russia 2018. In questa edizione, le debuttanti Islanda, Panama e l’Egitto di Salah.
Islanda
Abbiamo ancora tutti negli occhi la fantastica impresa della matricola Islanda agli Europei di due anni fa: seconda nel girone, vittoria contro l’Inghilterra agli ottavi di finale ed eliminazione contro la Francia ai quarti. Così come nelle orecchie risuona forte l'”Húh” o “Víkingaklappið”, l’applauso vichingo con cui i Tólfan (come si chiamano i tifosi islandesi, letteralmente “12”) supportano gli “Strákarnir okkar” (i nostri ragazzi) al ritmo di mani e tamburi. Ma l’Islanda del 2018 non è la stessa che stupì l’Europa nel 2012. E’ una squadra matura, consapevole, volata al 22° posto del ranking FIFA grazie ad una sapiente opera di pianificazione, investimenti e formazione giovanile. Un processo che ha portato la Nazionale rappresentante della Nazione più piccola presente ai Mondiali, a staccare un biglietto per la Russia da prima nel girone di qualificazione, davanti a Croazia, Ucraina e Turchia.
A guidare i vichingi ci sarà Meimir Hallgrìmsson, co-allenatore di Lars Lagerbäck in Francia nel 2016 ed ora unico tecnico nell’esordio dell’Islanda al Mondiale. Non viene certo per fare la meteora, ma per confermare quanto di buono seminato e raccolto in questi anni in un gruppo, quello C, che presenta anche Argentina, Nigeria e Croazia. Aron Gunnarsson è l’anima della squadra, il capitano classe ’89 centrocampista del Cardiff. Dopo l’infortunio di Sigthorsson, la squadra ha modificato il proprio sistema di gioco che ha mantenuto la propensione verticale, passando però dai lanci lunghi a passaggi rapidi palla a terra sfruttando la tecnica di giocatori come Hallfredsson (centrocampista dell’Udinese). L’attacco invece si appoggia alle punte dell’Augusta e del Reading, Finnbogason e Bövarsson.
I convocati:
Portieri: Hannes Pór Halldórsson (Randers), Frederik Schram (Roskilde), Rúnar Alex Rúnarsson (Nordsjaelland);
Difensori: Ari Freyr Skúlason (Lokeren), Hördur B. Magnússon (Bristol City), Hólmar Örn Eyjólfsson (Levski Sofia), Kári Árnason (Aberdeen), Sverrir Ingi Ingason (Rostov), Ragnar Sigurdsson (Rostov), Samúel K. Fridjónsson (Valerenga), Birkir Már Saevarsson (Valur);
Centrocampisti: Jóhann Berg Gudmundsson (Burnley), Arnór Ingvi Traustason (Malmö), Aron Einar Gunnarsson (Cardiff City), Ólafur Ingi Skúlason (Karabukspor), Gylfi Sigurdsson (Everton), Emil Hallfredsson (Udines), Birkir Bjarnason (Aston Villa);
Attaccanti: Rúrik Gíslason (Sandhausen), Björn B. Sigurdarson (Rostov), Albert Gudmundsson (Psv Eindhoven), Alfred Finnbogason (Augsburg), Jón Dadi Bödvarsson (Reading).
Panama
11 ottobre 2017, 88° minuto di Panama-Costa Rica. Roman Torres raccoglie un passaggio in profondità e segna il gol che porta per la prima volta la Marea Roja ai Mondiali di calcio. E’ un trionfo, totale, di una Nazione intera che avrà, grazie a questo risultato storico, un giorno in più di ferie (ufficializzato dal governo con un tweet, mica scherziamo), un’avventura unica ed un ricordo perenne dei due telecronisti che per un minuto circa non riescono a fare altro che ripete, in una commozione che resterà immortale: “Gol! Gol! Gol!”. Tutte le storie più belle hanno un momento topico e questo lo sarà, a prescindere da cosa riuscirà a fare la cenerentola del Mondiale in Russia, sarà festa e attenzione, perché a volte non avere nulla da perdere e giocare godendosi l’attimo può portare enormi gioie, spesso inaspettate.
Hernan Gomez, esperto di miracoli avendo già fatto esordire al Mondiale del 2002 l’Ecuador, allena una nazionale multiculturale, con giocatori sparsi in giro per il Mondo: Stati Uniti, Però, Cile, Colombia, Messico e Honduras, ma anche Belgio, Slovacchia e Romania. In un girone G che comprenderà Belgio, Inghilterra e Tunisia, la squadra classificata alla posizione 55 del Ranking FIFA si affiderà all’esperto Blas Perez, attaccante di 37 anni del CSD Municipal in Guatemala. La stella della Marea Roja ha spinto con i suoi gol la squadra verso il Mondiale ed il suo istinto può risultare utile per sperare in un miracolo. Occhio poi a Michael Murillo, terzino classe ’96 attualmente in forze ai Red Bull di New York ed entrato nella top 11 della Champions League CONCACAF di questa stagione.
I convocati:
Portieri: José Calderón (UD Universitario), Jaime Penedo (Dinamo Bucarest), Alex Rodríguez (San Francisco FC);
Difensori: Felipe Baloy (CSD Municipal), Harold Cummings (San Jose Earthquakes), Éric Davis (Dunajska Streda), Fidel Escobar (New York Red Bulls), Adolfo Machado (Houston Dynamo), Michael Murillo (New York Red Bulls), Luis Ovalle (CD Olimpia), Román Torres (Seattle Sounders);
Centrocampisti: Yoel Bárcenas (Cafetaleros de Tapachula), Armando Cooper (Universidad de Chile), Aníbal Godoy (San Jose Earthquakes), Gabriel Gómez (Atlético Bucaramanga), Valentin Pimentel (CD Plaza Amador), Alberto Quintero (Universidad de Deportes), José Luis Rodríguez (KAA Gent);
Attaccanti: Abdiel Arroyo (Alajuelense), Ismael Díaz (Deportivo La Coruna), Blas Pérez (CSD Municipal), Luis Tejada (Sport Boys Callao), Gabriel Torres (Huachipato).
Egitto
Sette titoli continentali (primato di vittorie in Coppa d’Africa) e 55° posto nel ranking FIFA, è così che si presenta una delle Nazionali Africane più forti ai Mondiali di Russia 2018. Così e aggrappati al recupero di Mohamed Salah, stella e cuore pulsante della squadra, infortunatosi dopo una stagione spettacolare da 44 gol in 52 partite con il Liverpool. Dalla presenza al 100% dell’attaccante ex Roma è legato il destino dei Faraoni, lo stesso uomo che con una doppietta contro il Congo ha spazzato via l’incubo e riportato l’Egitto ai Mondiali (terza partecipazione) per la prima volta dal 1990. L’Egitto è inserito nel Gruppo A, assieme ai padroni di casa, la Russia, l’Uruguay e l’Arabia Saudita, il 62enne Hector Cuper (che in Italia ricordiamo sulle panchine di Inter e Parma) tenterà di fare meglio dei suoi predecessori nella massima competizione calcistica, dove fino ad ora i Faraoni hanno collezionato zero vittorie, due pareggi e due sconfitte.
Per farlo, come già scritto, dovrà affidarsi al suo talismano Salah, che è stato addirittura a rischio di saltare il Mondiale dopo l’infortunio durante la finale di Champions League contro il Real Madrid. Nel caso in cui l’attaccante dei Reds non dovesse farcela, tutti gli occhi sarebbero puntati su Ramadam Sobhi, attaccante dello Stoke City che a soli 21 anni vanta già 19 presenze in Nazionale, avendo debuttato a soli 19 anni. Martin Jol, suo ex allenatore all’Al Ahly, l’ha segnalato all’allenatore del Manchester United, Jose Mourinho.
I convocati:
Portieri: El-Hadary (Al Taawoun), Ekramy (Al Ahly), El-Shenawy (Al Ahly);
Difensori: Fathy (Al Ahly), Elmohamady (Aston Villa), Abdel-Shafy (Al Fateh), Hegazy (West Bromwich), Gaber (Los Angeles FC), Gabr (West Bromwich), Samir (Al Ahly), Ashraf (Al Ahly), Hamdy (Zamalek);
Centrocampisti: Elneny (Arsenal), Said (KuPS), Shikabala (Al Raed), Hassan (Kasimpasa), Sobhi (Stoke City), Hamed (Zamalek), Warda (Atromitos), Morsy (Wigan);
Attaccanti: Salah (Liverpool), Mohsen (Al Ahly), Kahraba (Zamalek).