Un breve viaggio in una storia nata nel lontano 1926.
Una storia lunga 90 anni o se preferite 1.080 mesi o se preferite ancora 32.850 giorni. Impossibile raccontare in poche righe le gioie (poche), le soddisfazioni (tante) e le delusioni (troppe) di un amore passionale che in Italia non ha eguali. Difficile non cadere nella retorica, quando si racconta “il ricordo di un amore che viaggia nella testa” (da “Vento di Passione di Pino Daniele e Giorgia).
Forse neanche Giorgio Ascarelli quando quella domenica dell’1 agosto 1926 “mise al mondo” la Creatura Napoli, pensava di dare vita a una passione “cchiù forte ‘e ‘na catena”.
Due volte sull’altare del campionato, sei volte nella polvere delle retrocessioni in Serie B, una volta nell’inferno della serie C1 dopo un inaspettato fallimento. Novanta anni passati tra guerre mondiali (2), Serie A (73), Serie B (13) e Serie C1 (2). La gioia di 2 scudetti (il primo nel 1987 dopo sessanta anni, il secondo nel 1990), 1 alloro europeo (la Coppa Uefa 1989), 5 Coppa Italia (l’ultima nel 2014), 2 Supercoppe Italiane (1990 e 2014). Una bacheca non proprio ricca, che volendo si può riempire anche con allori minori quali le 2 Coppe delle Alpi (1960 e 1966) e la Coppa Italo-Inglese del 1976.
In questi anni il Napoli è diventata la settima squadra italiana per trofei vinti, la quinta per fatturato e bacino d’utenza, la seconda nel ranking UEFA (dietro solo alla Juventus) dove occupa il 19° posto. Il Napoli è l’unica squadra ad aver vinto una Coppa Italia militando nel campionato di Serie B ed è una delle poche ad essere riuscita a vincere nella stessa stagione scudetto e Coppa Italia (1986-87).
Numeri freddi che non si sposano con una storia d’amore? Si, è vero. Meglio se ricordiamo qualche nome di chi ha scritto le pagine più belle di questo romanzo d’amore, di chi è entrato nei ricordi indelebili dei tifosi tramandati di padre in figlio.
I presidenti Achille Lauro (‘o Comandante), Roberto Fiore, Corrado Ferlaino (“l’ingegnere” il più vincente), Aurelio De Laurentiis (il meno amato perchè considerato dai napoletani l’imprenditore non tifoso).
Dino Celentano (determinato e determinante in coppia con Antonio Juliano per portare a Napoli Re Diego), Italo Allodi, Luciano Moggi, Pier Paolo Marino, tutti dirigenti che hanno avuto un ruolo fondamentale per le vittorie del Napoli.
Bruno Pesaola, Luis Vinicio, Ottavio Bianchi, Albertino Bigon, Walter Mazzarri, Rafa Benitez, Maurizio Sarri, allenatori che a modo loro hanno fatto innamorare i tifosi per il gioco espresso o per i trofei conquistati.
Figure storiche come il massaggiatore Salvatore Carmando o il magazziniere Tommaso Starace (il signor caffè) e, soprattutto, Carletto Iuliano (l’ideatore della figura dell’addetto stampa), Beppe Bruscolotti (pal’ ‘e fierr”) e “Totonno” Juliano capitani coraggiosi che hanno guidato il Napoli in tante battaglie.
Sallustro, Jeppson (‘o Banco ‘e Napule), Vinico (‘o lione), Pesaola (il petisso), Sivori (el cabezon), Zoff, Beppe gol Savoldi (mister 2 miliardi), Rudy Krol, i fratelli Cannavaro, Careca, Bagni, Giordano, Lavezzi, Cavani, Marek Hamsik (capitano e bandiera del Napoli di oggi)… ricordarli tutti è praticamente impossibile. Chiudiamo con due argentini entrati nella storia del Napoli ma che rappresentano i due percorsi possibili di un matrimonio: il divorzio (Higuain capace di passare nel ricordo dei tifosi da principe a traditore) e la fedeltà eterna (Re Maradona il giocatore più forte della storia del calcio mondiale).
E’ giorno di festa e quindi si parla solo di cose belle e Diego Armando Maradona rappresenta la cosa più bella…anzi no, la “Favola più bella”.
AUGURI SSC NAPOLI, BUON COMPLEANNO. CHE IL VENTO DELLA PASSIONE POSSA INDIRIZZARE LE VELE VERSO PRESTIGIOSI TRAGUARDI E, MAGARI, RICORDARE IL PIU’ PRESTO POSSIBILE IL GRANDE MASSIMO TROISI E IL SUO “RICOMINCIO DA TRE”.