Il difensore del Genoa, cresciuto nel Napoli, raggiunge un altro traguardo della sua carriera.
Dopo lo stage prima dell’Europeo, Armando Izzo torna in Nazionale e per una gara di qualificazione ai prossimi Mondiali. Da Scampia alla Nazionale, passando per la gavetta della B e le panchine al Genoa prima di esplodere. Nato nel 1992 e da sempre tifosissimo del Napoli, Izzo muove i suoi primi passi da calciatore nell’Arci Scampia, corre dietro ad un pallone per cercare di lenire il dolore della perdita prematura del papà, poi il grande sogno: il Napoli.
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Difensore centrale rude, “vecchio stampo”, la squadra azzurra avrà Izzo fra le sue fila per un bel pò di anni, campione d’Italia con la Berretti, poi la Primavera e le prime chiamate in prima squadra con Mazzarri che gli regala un paio di scarpette di ultimo grido. Nel 2012 il prestito alla Triestina, seguito da due anni da protagonista all’Avellino fra Lega Pro e Serie B in comproprietà.
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Nell’estate del 2014 sembra inevitabile il ritorno a Napoli, almeno per il ritiro di Dimaro ma gli azzurri perdono il calciatore alle buste per soli 40.000 euro, gli irpini rivendono il calciatore al Genoa ad una cifra più di 10 volte superiore ed il resto è storia nota. Izzo si guadagna dopo poche gare la maglia da titolare e diventa l’ennesimo idolo napoletano della torcida rossoblu.
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Da Scampia alla Nazionale, con il Napoli nel cuore. Nonostante tutto.
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