Il rientro del polacco può essere decisivo nella corsa scudetto
Solo 5 presenze quest’anno per Arek Milik, il polacco si è fermato il 23 settembre 2017 contro la Spal a causa di un infortunio al legamento crociato anteriore del ginocchio destro, è stato operato il giorno seguente.
Dopo meno di 6 mesi Milik è tornato in campo, lo ha fatto nella sfortunata partita del 3 marzo contro la Roma, Sarri costretto alla rimonta lo butta in campo e si gioca il tutto per tutto con il 4-2-3-1.
Nonostante il suo ingresso non abbia influito sul risultato finale della partita, è da considerarsi comunque positivo, il polacco infatti è entrato in campo senza paura e con tanta voglia, è sembrato anche in condizioni fisiche buone.
Milik può essere l’uomo in più di questo Napoli, l’asso nella manica di Sarri.
Il Napoli quest’anno in campionato ha perso solo 2 partite(Juventus e Roma), e ne ha pareggiate 3 (Chievo, Inter e Fiorentina).
Tutte squadre che hanno giocato con la linea difensiva molto bassa e hanno costretto il Napoli ad allargare il gioco sulle fasce, gli azzurri senza un vero centravanti hanno sofferto molto.
Adesso Sarri ha una risorsa in più, ha un centravanti vero che può entrare a partita in corso e aumentare il bagaglio offensivo.
Con il rientro del polacco potrà rifiatare Mertens ma anche Insigne, con il belga che potrebbe tornare per qualche partita a giocare nel suo vecchio ruolo di esterno sinistro, non è da escludere però l’ipotesi di un 4-2-3-1 anche dal primo minuto per qualche partita.