Con la prestazione sontuosa di ieri Arek Milik si conferma come un giocatore ritrovato per il Napoli e si candida ad essere l’attaccante del futuro.
Una notte magica quella di ieri per il Napoli, con Arek Milik che ha dato un forte scossone alle preoccupazioni dell’ambiente. Questo quanto scrive la Gazzetta dello Sport, che si sofferma sulla prova dell’attaccante polacco. Una prestazione da campione, da centravanti attento e concreto.
Oltre alla splendida punizione che ha portato il Napoli sul 2 a 0, c’è tanto altro. Ad inizio partita ha già messo in apprensione la difesa della Lazio, con un tiro che si è stampato sul palo ed in generale è sempre stato un pericolo. Tutto nel segno della continuità ritrovata.
Infatti con il gol di ieri sale a quota 11 con solo 17 presenze in campionato, considerando anche che è stato titolare per 12 volte mentre per 5 è subentrato dalla panchina e 3 non le ha proprio giocate. I dubbi sul recupero di Milik, insomma, sono spariti con la prestazione di ieri che oltre al gol ha preso due pali.
Ancelotti l’ha capito e nel suo 4-4-2 è diventato fondamentale; l’allenatore ha apprezzato la sua voglia di tornare ad essere risolutivo. Milik dal canto suo è stato sempre convinto di poter sostenere la competitività con Mertens, ed aveva ragione. Con il modulo che il mister usa, l’attaccante è fondamentale perché da quella dose di fisicità che serve.
Una cosa che possono sfruttare anche Insigne, Mertens (che si alternano per giocare con lui) e Fabian Ruiz con i loro inserimenti. Insomma il Napoli ha ritrovato il centravanti del futuro, che si era un po’ perso a causa dei due lunghi infortuni.