Quando si parla di arbitri è sempre un brutto segnale,
per definizione un buon arbitro è quello che non si fa notare.
Protagonisti ma non troppo, i giudici di gara dovrebbero accompagnare i calciatori in campo facendo rispettare le regole e non condizionando le partite.
Negli ultimi tempi invece si sono presi la scena, con poca ‘sensibilità’ tra Champions e Serie A.
Errori più o meno clamorosi che hanno portato a levate di scudi da parte di chi si è sentito penalizzato di volta in volta.
Le proteste più clamorose sono state quelle della Juventus a Madrid dopo la partita con il Real, le ultime quelle della Roma dopo la semifinale con il Liverpool, in mezzo gli episodi di Milano in Inter vs Juventus.
Oggi si invoca a gran voce l’utilizzo della VAR anche in Champions ma l’errore macroscopico di Orsato c’è stato nonostante l’ausilio tecnologico.
Si può, più o meno legittimamente, pensare tutto e il contrario di tutto.
Immaginare arbitri corrotti, sudditanze psicologiche e piani prestabiliti, probabilmente il problema è di una casta, quella arbitrale che non è disposta, VAR o non VAR a cedere di un millimetro sulle proprie posizioni.
“Il potere logora chi non ce l’ha”
Spesso, dunque l’affermazione del proprio ruolo a tutti i costi porta a estreme conseguenze che stravolgono le sorti di una stagione e i nomi delle finaliste di una Champions League.
In Italia il problema è che gli errori vanno sempre a vantaggio di una sola parte e che i commentatori televisivi non fanno battaglie oggettive ma si limitano alla cura del proprio orticello profumato di consensi e share televisivi.
Salvo scoprire, poi, che c’è sempre un pesce più grande pronto a papparti.
Ubi maior minor cessat.
La storia non cambia se non si decide di avere coraggio.
Chiosa finale sulle mancate e, da tanti, auspicate proteste del Presidente De Laurentiis, dopo lo scempio di Orsato.
La risposta più banale e forse più ovvia, è che la partita in questione era Inter-Juventus e il Napoli, pur, clamorosamente, penalizzato non era in campo in quella serata nefasta.
Il Presidente De Laurentiis non è certamente restio a denunciare le ingiustizie o gli errori di sistema e potrebbe voler dire la sua, su tutto nel commento di fine stagione.