Pierluigi Collina, presidente della Commissione Arbitri Fifa, ha parlato durante il Festival dello Sport, in corso a Trento.
“Infantino ha condiviso un certo tipo di idea che avevo in ottica europea. E’ stato decisivo perché accettassi quel nuovo ruolo. Quando è stato eletto presidente della FIFA, mi chiamò per chiedermi quando lo raggiungessi. Selezionare i migliori arbitri è difficile, ma mi motiva tanto. Numero nazionali partecipanti più elevato? Io ho fatto un mondiale con tre direzioni in oltre quaranta partite, perciò si può anche farne di più. Abbiamo già iniziato a preparare il torneo in Qatar e otterremo certamente risultati importanti. Da un punto di vista di risposta fisica, come i giocatori gli arbitri necessitano di riposo, ma il numero di match si può sicuramente allargare. Ci sono tante ragioni che stanno alla base del puzzle da comporre. Qualche limite c’è, ma sono certo che le gare possono aumentare per ciascun direttore di gara”.
State lavorando ad un arbitraggio mondiale?
“Abbiamo iniziato a lavorare anche per altre competizioni (Mondiale U17 in Brasile, prossime Olimpiadi, ndr). Lavoreremo sulla base di quanto fatto nelle singole federazioni, intervenendo su un ristretto numero di arbitri. Per Qatar abbiamo tre anni e mezzo di tempo. Potremo avvalerci della tecnologia con arbitri scelti per la doppia funzione. L’Italia è una delle 111 federazioni, ai nostri arbitri daremo le opportunità che meritano. Arbitri donne? Ci sono da anni, stanno dimostrando grandi qualità, bisogna premiarle sulla base di quanto fanno vedere. Quest’estate Frappart ha fatto molto bene per la Supercoppa Europea.
Come sta andando il VAR?
“Limitare la possibilità di intervenire è importante, se dovessimo verificare cento episodi in novanta minuti non si può. Anche se ci sembra che il VAR esista da sempre, in realtà è qualcosa pensata appena cinque anni fa. In principio doveva essere un semplice aiuto tecnologico all’arbitro. Uno dei grandi problemi riguardava l’affidabilità, i tempi di risposta delle macchine qualche anno fa erano praticamente biblici. Un minuto oggi, nel 2014 nel corso dei primi test diventavano cinque minuti. Si lavora continuamente, magari tra cinque anni ci avvarremo di tecnologie completamente diverse. In primo luogo ci stiamo impegnando per accorciare i tempi, ma aspettare è normale in tutti gli sport. Certo, l’attesa non è molto gradita. Poter contare su una regia dotata di intelligenza artificiale che permette subito di selezionare al massimo venti inquadrature, sarebbe un passo avanti non indifferente. Gol di Tardelli dell’82 a rischio annullamento con il VAR? Non credo si uccida l’emozione, avrebbe esultato due volte.
Ci sono in ponte alcune novità arbitrali?
“Tante, a partire dal rinvio come fosse un semplice calcio di punizione all’interno della propria area di rigore. E poi il portiere con almeno un piede sulla linea in attesa che l’avversario batta il calcio di rigore, le sostituzioni più rapide con uscita dal punto più vicino della linea perimetrale, gli avversari almeno a un metro di distanza dalla barriera dei difendenti su un calcio di punizione. Ora un periodo di pausa, poi studieremo altri miglioramenti”.