Ogni maledetta domenica, o giù di lì, va in scena sempre la stessa liturgia si è chiamati a vincere.
Non sempre, puoi stravincere ma, a volte, una vittoria vale di più, perché l’obiettivo è lì ad un passo e dopo Lecce manca, davvero, pochissimo.
La batosta, rimediata contro il Milan, ha lasciato il segno nella testa e la partita di sabato era importante e difficile.
Il Napoli non ha brillato, forse le gambe sono stanche e la testa è pesante ma ci ha pensato lo spirito ad aggiungere qualcosa a quello che era stato sottratto.
È, da questi particolari che si giudica un grande gruppo, perché, se la vittoria dello scudetto non è mai stata in discussione, c’era bisogno di ritrovare un equilibrio che vacillava.
La crepa, apertasi nelle paratie della corazzata Napoli, ha fatto entrare acqua e la linea di galleggiamento si è abbassata, lo scafo non fende più le acque con leggerezza e la vittoria di Lecce è servita a svuotare la sentina.
Il Milan, ora, lo guardi dalla giusta prospettiva, pur con tutte le precauzioni e difficoltà del caso.
Per vincere le partite, ci vuole chi faccia gol e Spalletti ha perso entrambi i centravanti ma ha ritrovato Raspadori che va gestito e preservato.
Il primo tempo di Champions, lo giocherà lui ma, il secondo, quello decisivo, potrebbe essere di Osimhen.
Equilibrio e prospettiva, senza lasciarsi confondere dalla linea dell’orizzonte che può ingannare.
Non bisogna, mai, guardare troppo lontano perché rischi di bruciarti gli occhi, tanto la terra non si sposta, sei tu che devi arrivarci con la rotta migliore, e, se non puoi evitare il mare grosso, devi saperlo prendere.
Lo scudetto, era un miraggio che si è materializzato ed ora devi solo cucirlo sul petto.
La Champions, il party più esclusivo e solo essere nella lista degli invitati era una gran figata.
Le prime volte, timidamente, poi, sempre, più a tuo agio, da comparsa a starlet e, ora, potresti calcare il red carpet.
Salire sul palco e prenderti la scena, sotto una pioggia di coriandoli, leggeri e colorati senza il peso dell’obbligo ma con il piacere del desiderio.