Antonio Giordano, giornalista del Corriere dello sport, è intervenuto a Radio Marte: “Del mercato salvo solo Ngonge”
“Penso che il Napoli si possa salvare grazie all’Europa League. Il 5° posto è buono però deve renderlo tale una squadra che ha dimostrato di essere in grado di ribaltare le sensazioni dell’anima. Perché, se resta qualcosa, questa è l’immagine del disastro. È troppo facile – ha detto il giornalista del Corriere dello Sport a Radio Marte nel corso di Forza Napoli Sempre – e accomodante pensare che la qualificazione in Champions possa risolvere tutti i guasti che sono stati perpetrati nel Napoli. Perché il Napoli dello scudetto non esiste più e non è esistito mai dopo lo scudetto. È esistito nel suo caos totale, disorganizzativo, accentratore, disgregante in errori così marchiani da sembrare surreali. Una campagna acquisti totalmente bocciata dal campo. Il Napoli deve smontare tutto quello che ha fatto nell’estate scorsa tranne, forse, Ngonge. Sono tante le domande che mi pongo: perché tutto questo che sta accadendo, perché questa animosità, questa verbosità, questa volgarità. Perché? Cosa è successo da un anno all’altro? Per me Zielinski non è solo un grande giocatore ma anche una persona perbene. Credo che la sua serietà non possa mai essere messa in discussione attraverso la sua prestazione che, di questi tempi, può anche essere insufficiente perché si può essere demotivati o amareggiati. Perché i calciatori sono degli uomini e se ti tirano fuori dalla lista Champions e sai che non giochi le partite più importanti quando giocherai con squadre di alto livello è difficile trovare gli argomenti caratteriali per riuscire. Detto questo se Zelinski sta bene lo farei giocare contro l’Inter. Può essere che nel giocatore in questo momento non ci siano gli argomenti ma non mi scandalizzerei e non gliene farei una colpa. Vi ricordo però che Zielinski sarebbe rimasto volentieri a Napoli poi tutti gli argomenti successivi per me sono pretestuosi perché il calciatore non va portato a scadenza. Va rinnovato prima perché le dinamiche del calcio sono queste e non le abbiamo inventate noi né il presidente del Napoli. Se porti un calciatore all’ultimo anno di scadenza è giusto che poi se ne vada. Zielinski è rimasto anche un anno in più”.