A Marte Sport Live è intervenuto il giornalista de La Repubblica, Antonio Corbo.
Terapia del sorriso di Benitez in conferenza. Cosa ne pensi?
“Mi sembra la reazione migliore perché tende a sdrammatizzare. Napoli deve cominciare a rfilettere: ci si è depressi per questo pareggio con il Sassuolo, ma si era comunque in 60000 allo stadio. Mi è sembrato un’euforia precoce, occorre un po’ di buon senso, bisogna assistere questa squadra. Tutti mi chiedono se quest’anno il Napoli vincerà lo scudetto: io credo che a settembre non ci si debba porre questo interrogativo, bisogna seguire la squadra con affetto e interesse, poi in primavera comincia la parte più interessante e divertente con lo sprint scudetto. Io dico ai napoletani: lasciate che il Napoli giochi e diverta, lasciate che il Napoli di Benitez esprima il bel gioco dimostrato finora, e lasciate che il Napoli vinca.
Benitez ha affermato che il turnover è inevitabile, addirittura indispensabile per una squadra che gioca la Champions.
Benitez è un allenatore di dimensione europea, ma in Italia non esistono squadre materasso come negli altri campionati. Qui in Italia gli avversari cercano sempre di metterti in difficoltà, il livello degli allenatori è medio e le squadre livellate con un certo equilibro, come ha dimostrato il Sassuolo. Se viene schierata una linea difensiva assolutamente improbabile (con un assonnato Fernandez), è difficile attuare il fuorigioco per mancanza d’intesa; è necessario inserire almeno Behrami a fare schermo. Sì al turnover, ma con equilibrio tattico. Mazzarri era bravo a motivare la squadra anche contro avversari inferiori. Il professor Benitez farà tesoro di questa lezione.
Hasmik è un po’ che non brilla
Io ho notato che corre male, non so se ha qualche problema fisico. Chi è impresentabile è Pandev, nonostante avesse impressionato nelle prime partite. Questi giocatori, mi chiedo, hanno una preparazione atletica adeguata? Ogni giocatore ha bisogno di una preparazione specifica. Non seguendo la squadra a Castelvolturno non posso esprimermi.
Zuniga è uno dei punti meno forti del Napoli, perché il Napoli ha bisogno in quel ruolo – sia a destra che a sinistra- di difensori forti, scattanti, molto rapidi sul breve e aggressivi in marcatura. Non si può dire questo né di Mesto, né di Zuniga, né di Armero. Forse il Napoli dovrebbe smetterla di rincorrere Zuniga per il rinnovo, Bigon dovrebbe sfogliare i suoi appunti in cerca di un difensore forte”.