Il noto giornalista di Repubblica in un suo editoriale parla del rapporto tra il tecnico e il patron del Napoli. Antonio Corbo, noto giornalista prima del Corriere dello Sport e oggi di la Repubblica, in un suo editoriale sottolinea come il rapporto tra Maurizio Sarri e Aurelio De Laurentiis stia attraversando una fase interlocutoria in vista del rinnovo contrattuale. Questa l’analisi di Corbo che potrete leggere integralmente sull’edizione di “la Repubblica” oggi in edicola:
“Più che la costruzione del nuovo Napoli sembra cominciata una resa dei conti. […] Maurizio Sarri era un gigante nella fantasia dei tifosi. Un gigante oggi torvo, perché convinto di aver realizzato nella solitudine di Castel Volturno un’impresa: trascinare con le sue ambizioni un formidabile bomber ed una squadra imperfetta nel campionato dei sogni. De Laurentiis rinvia l’incontro. Una strategia per attenuare ribellismo e fascino popolare di Sarri. Non gli basta la forza del contratto di un anno fa, quando afferrò con laccio e abilità dei butteri della Maremma il tecnico poco noto, ma che oggi scalpita proprio come i cavalli bradi. Non ci sta a riconoscere un contratto lungo 5 anni con rinnovi automatici, lo subì perché era Mister Nessuno. Non ci sta ad accettarne le cifre che scattano dagli attuali 700 mila euro. Non ci sta ad un ruolo marginale negli acquisti. Ha bocciato senza appello Grassi e Regini, manifesta tutto il suo gelo per Tonelli, che pure conosce bene, e Lapadula. Ma si può andare avanti così? Al telefono con il direttore sportivo cita giocatori che non rientrano nei piani del Napoli. Vuole rompere? (…) Tonelli e Lapadula come il possibile Klaasen sono investimenti di moderato entusiasmo, ma incontestabili. Affermano un’idea diversa di gestire il calcio: la società cambia la squadra, l’allenatore la guida“.