Il selezionatore della nazionale di calcio italiana, Antonio Conte, ha rilasciato una interessante intervista a Sky. Eccone uno stralcio: I GIOCATORI CONVOCATI IN NAZIONALE – “Su un totale di 23 giocatori convocati in questo avvio, otto-dieci non sono titolari nei loro club. Questo è un dato allarmante e il fatto che la Nazionale diventi un posto dove il calciatore giocando può guadagnarsi il posto nel club deve far riflettere. In effetti c’è qualcosa che non va”.
OBIETTIVO EUROPEO 2016 – “Abbiamo acceso una piccola fiammella di entusiasmo ed è giusto che si alimenti. L’obiettivo comune è centrare la qualificazione all’Europeo in Francia. Vogliamo farlo nel migliore dei modi sapendo che non sarà semplice. Se serve un miracolo per vincere l’Europeo? Per i miracoli ci stiamo attrezzando. Parlare oggi di vittoria è prematuro, adesso dobbiamo pensare a qualificarci”.
CONTE VOLEVA DE ROSSI ALLA JUVENTUS – “Ha patito tanto la disfatta Mondiale ma da parte sua ho trovato da subito grande disponibilità e voglia. E’ un grande esempio per i più giovani. Questa Nazionale ha quei quattro-cinque senatori che sono un ottimo esempio per i ragazzi. La cosa che mi auguro è riuscire a creare un mix di esperienza e nuove leve. Se è vero che volevo De Rossi alla Juve? Si, il primo anno alla Juventus mi sarebbe piaciuto averlo e ci ho provato. Lui, però, ha sempre pensato alla Roma e l’ha sempre vista come unica squadra italiana”.
BALOTELLI SI MERITI LA CONVOCAZIONE – “Le convocazioni devono essere meritate, anche per Balotelli. Non c’è preclusione nei confronti di nessuno, ma ogni convocazione deve essere giustificata. L’importante è che chi viene in Nazionale dimostri di volere questa maglia. Al Mondiale era un escluso? Non è mio interesse entrare in questioni passate. Detto ciò, io ho sempre detto ai miei giocatori che si vince da squadra”.
SULLA SERIE A E LE DIFFICOLTA’ DEI CLUB IN EUROPA – “Sui campi italiani mi piacerebbe vedere qualche italiano in più, vorrei avere una scelta più ampia. Il fatto di andare a vedere delle partite in cui in campo ci sono uno-due italiani per squadra non è bello. Non siamo più un punto di arrivo per i migliori calciatori. Siamo un paese secondario rispetto a Inghilterra, Germania e Spagna. Abbiamo perso un po’ di appeal per tanti motivi, tra cui la violenza negli stadi. Trovi cose in Italia che all’estero non trovi, dobbiamo riflettere sui nostri problemi senza nascondere la testa da sotto la sabbia”.
LE DICHIARAZIONI DI TOTTI SULLA JUVE – “Oggi sono il ct della Nazionale e tutte queste situazioni le guardo in maniera molto distaccata. Oggi in Italia ci sono due squadre più forti rispetto alle altre e da qui alla fine sarà un duello tra Juve e Roma per la conquista dello Scudetto. Ci saranno altri scontri dialettici, ma è importante che i protagonisti lanciano messaggi positivi”.
LA CHAMPIONS – “Ho detto che un giorno la vincerò anche da allenatore, ma non ho mai specificato il nome della squadra, se sarà con la Juventus o con un’altra. Mi auguro solo che ciò avvenga. Ora ho altri sogni che sono superiori alla Champions, il mio pensiero adesso è indirizzato esclusivamente alla Nazionale. Vogliamo riportate quell’orgoglio che non deve mai mancare”.