Serie A

Antonio Conte prima di Napoli-Atalanta: “NOI tutti, nel nostro ambiente di Napoli, dobbiamo restare uniti”

Antonio Conte: il tecnico del Napoli parla del team azzurro prima del prossimo impegnativo match al MaradonaAntonio Conte: “L’Atalanta una partita difficile contro una squadra forte, ha vinto l’Europa League. Va dato merito al Club e a Gasperini. È una persona che stimo molto, tramite il lavoro ha ottenuto molto. Sbaglieremmo a sottovalutare questa partita. Lobotka? Sarà pronto per la prossima partita. Non era un problemino, c’è voluto del tempo ma sta in fase di recupero. C’è voluta pazienza. Gilmour? Dubbi zero, il suo valore lo conosciamo, sta facendo molto bene. Primo posto, se la squadra ha la mia mentalità? Continuo sul discorso dei lavori in corso. Ho trovato un gruppo di ragazzi aperti, disponibili, preparati a migliorare sotto ogni punto di vista. In una situazione di costruzione c’è un percorso da fare per arrivare a certi livelli. Dobbiamo continuare a lavorare. Se ci saranno momenti meno positive non dovremo abbatterci. La vittoria con il Milan e ora l’Atalanta, se può essere una verifica ulteriore? Non so se può essere una sfida scudetto ma sono sicuramente due squadra che vogliono arrivare in Europa. Loro sono oggi una realtà consolidata. È una nostra competitor per quello che è il nostro obiettivo. Va dato merito e rispetto a Gasperini. Un esempio per noi, forti e competitivi. Reparto offensivo? Io do i meriti a tutti i giocatori per la fase difensiva e offensiva che facciamo (vedete il primo gol al Milan, l’azione tocca tutti i reparti). Siamo tutti coinvolti nelle due fase. L’Atalanta oggi è la squadra con il migliore attacco. Il primo pensiero sarà fare gol e poi non subirlo. Se vincere sarebbe un miracolo? Sono credente e praticante per me i miracoli li fa solo io. Nelle mie preghiere ci sono anche i miei calciatori. Dio vede e provvede. Noi dobbiamo lavorare tanto. Metterci tutti a disposizione per creare quel qualcosa di bello, per trovare dei punti in più. Aiutati che Dio ti aiuta! Il pallone d’oro a chi lo avrei dato? Lascio decidere chi si occupa di questo. Come va gestito l’entusiasmo dei tifosi? Per noi l’entusiasmo è benzina, è una cosa positiva. La dobbiamo cavalcare, alimentare, lavorando, al di là del risultato. Dimostrando attaccamento in ogni gara, rendendo orgogliosi i tifosi, che meritano gioia e soddisfazione. Politano? È stato il primo a lanciarmi questa idea: fa le due fasi in modo perfetto. Per la posizione in campo a livello tattico siamo bravi a trovare degli accorgimenti a seconda della gara. Quando giochi con l’Atalanta devi essere preparato: ho rotto le scatole ai miei per spiegare determinate cose, la partita di calcio va preparata. Più preparati sono loro (cosa accadrà) prima più ci sono soluzioni. Loro giocano un calcio fisico, sono partite che vanno preparate bene. Kvara e Lukaku? È stato tema di discussione: voglio chiarire che il Napoli vince o il Napoli perde. Non io. Nè i singoli. Questo mi infastidisce. Il concetto deve essere unico. Vinciamo o perdiamo tutti insieme. Cerchiamo NOI tutti, nel nostro ambiente di Napoli, di restare uniti”. 

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