Il Corriere dello Sport oggi in edicola riporta una lettera che l’ex compagno di squadra di Maradona ha scritto per il secondo anniversario della morte del Pibe de Oro.
“Ho viaggiato fino a te, fino alle tue radici. Cercavo l’abbraccio più stretto, perché, nel giorno del tuo compleanno, ho voluto starti vicino una volta di più.
Sono venuto a casa tua, per respirare l’aria del tuo cielo. Casa è la parola più bella che ci sia, non è semplicemente un luogo, ma è dove la vita scorre.
Ho immaginato di vederti qui, dove ora sto io. Ti affacciavi a quella piccola finestra? Correvi fuori per giocare a pallone nella strada? Anche se qui la povertà urla tutta la sua miseria, c’è rumore di gioia e fame di sogni.
Come si sta bene vicino a te, amico mio. Da quel brutto giorno, riesco a sentirti ogni volta, e a riparare a poco a poco un cuore andato in pezzi”.