Il presidente della Juventus e dell’ECA (associazione dei club europei di calcio) al meeting londinese “Leaders Week” ha parlato della riforma della Champions League.
“Se non guardiamo avanti finiremo semplicemente per proteggere un sistema che non c’è più, un sistema fatto di partite nazionali che avranno poco interesse per i nostri figli.
Molto è stato detto sul voler uccidere le leghe nazionali. Ciò che è importante è che questa non sarà mai una lega chiusa perché noi leader in Europa riconosciamo il valore di mantenere il sistema aperto. Tutti devono avere il sogno di vincere la Champions League. Il sogno deve rimanere vivo.
Se pensiamo alla fase a gruppi di Champions League, tutti possiamo immaginare a 15 o 16 squadre qualificate. Le prime due squadre in ogni gruppo sono probabilmente già iscritte.
La sfida più grande è capire che tipo di piattaforma noi club vogliamo dare a noi stessi nell’interesse di noi stessi, nei prossimi anni. Se troviamo un progetto che raccoglie il 70/80% del consenso, sarà un grande risultato.
I campionati sono monopolizzati. Vogliamo riformare le competizioni europee anche per questo”.