Con la rete all’Udinese, Arek Milik conferma il suo recupero e smentisce quelli che gli davano 30-40 minuti nelle gambe.
568 giorni, più precisamente quasi 1 anno e 7 mesi, è stato questo il tempo trascorso dall’ultimo gol su azione di Arek Milik al San Paolo fino al minuto 89 dell’ormai famoso Napoli-Chievo Verona di 10 giorni fa. La rinascita di Arkadiusz Milik, detto Arek, è partita proprio da quel colpo di testa che diede vita ad una partita che si avviava ad una clamorosa sconfitta segnando un quasi certo addio allo Scudetto, ieri ancora in gol: il polacco sembra non fermarsi più.
Alla prima gara da titolare in campionato dopo 8 mesi (242 giorni) il polacco contro l’Udinese ha fatto rinascere per l’ennesima volta il Napoli proprio nel momento più brutto della stagione (gli azzurri ieri al 65′ erano a meno 9 dalla Juve), e proprio come contro il Chievo segnando il gol della “speranza” poi diventata realtà con una nuova vittoria al fischio finale. Un gol arrivato al minuto 70, in risposta e in barba a tutti gli “espertoni” che gli affibiavano “al massimo 30-40 minuti nelle gambe“.
Ricordiamo un po’ di momenti dello sfortunato attaccante polacco. Una stagione partita bene con un ottimo ritiro e il dualismo “rivitalizzante” con Mertens per la maglia da centravanti, 2 gol fra Hellas e Shakhtar con la consapevolezza di essere ritornato in piena forma e poi la “mazzata” del 23 settembre a Ferrara, l’incubo di un ginocchio che fa di nuovo crac e giusto un anno dopo lo stesso tipo di infortunio (CLICCA QUI).
Il polacco però non si è mai arreso, e davanti ad una sentenza che l’ha riportato di nuovo in sala operatoria si è rimesso d’impegno e, senza l’affanno di voler guarire il prima possibile, ha lavorato duro. Un mese fa il ritorno in campo in Napoli-Roma per pochi minuti (CLICCA QUI) per dare il via al graduale “rodaggio” in campo, il resto è storia che arriva a Napoli-Chievo.
Un po’ di numeri: 161 giorni di stop fra l’infortunio contro la Spal e il ritorno in campo contro la Roma, 196 giorni per ritornare al gol dopo il ko, 207 giorni trascorsi dall’ultima rete in gare ufficiali, 232 giorni dall’ultimo gol in campionato (anche ultimo gol su azione).
Poi il favoloso gol al Chievo Verona di 10 giorni fa che lo ha rimesso “al mondo dei bomber”, il miracolo di Donnarumma che gli ha negato il gol che sembra “già fatto” al Maeazza domenica scorsa e la nuova rete di ieri sera all’Udinese. Re Arek è tornato davvero.
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