Rafa Benitez è intervenuto ai microfoni di Radio Kiss Kiss commentando così la vittoria ottenuta contro la Roma:
«Partita quasi perfetta, possiamo ancora migliorare. Abbiamo avuto nove palle gol, ma ne abbiamo messe in rete solo due. Il gol di Higuain è stato bello e prezioso, lui è importantissimo per noi. Non è facile giocare contro la Roma, con Totti basso e due esterni rapidi con un centrocampista in più, ma noi abbiamo fatto un grandissimo lavoro dal punto di vista fisico e tattico, e abbiamo avuto la forza per creare tanto. Sono soddisfatto dell’atteggiamento di chi ha giocato dall’inizio ma anche di chi è entrato, quest’atteggiamento aiuta a vincere le partite.
David Lopez e Jorginho molto stanchi a fine partita? Hanno dato tanto e in più si giocano due partite a settimana. Oggi il reparto difensivo ha lavorato bene, anche Rafael ha dato fiducia agli altri. Lui è giovane, deve ancora crescere ed è stato fermo sei mesi rientrando forse anche in anticipo. È diverso da Reina, ma ha qualità e lo dimostrerà. Scudetto? Vediamo, il nostro obiettivo sarà sempre la partita successiva. Solo così sarà più facile gestire la tensione e la voglia dei tifosi. Io non adatto al calcio italiano? Le cose cambiano di settimana in settimana…».
La soddisfazione di Rafa Benitez è arrivata anche ai microfoni di Mediaset Premium. Ecco le sue dichiarazioni: “Il Napoli di questa sera, non è uno dei più belli abbiamo giocato bene anche altre partite come col Chievo dove abbiamo fatto 33 tiri in porta. Quando sbagli un rigore contro il Chievo e poi contro l’Atalanta e con l’Inter subisci un gol all’ultimo minuto subentra rimpianto, ma dobbiamo giocare ogni partita con la convinzione di stasera. Abbiamo giocato con più intensità, era importante pressare contro una squadra di qualità come la Roma”.
Dopo questa vittoria come sta la squadra?
“Sta meglio ed ha più fiducia. Tutti hanno capito che il lavoro di squadra paga. Per lo scudetto dico solo che dobbiamo pensare partita dopo partita, con questa mentalità e i tifosi al nostro fianco potrebbe essere tutto più semplice. Per onorare la memoria di Ciro serviva fare una partita sportiva, sia i giocatori della Roma che i nostri hanno onorato il suo nome e credo che la famiglia sarà contenta”.