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Ancelotti, quando un abbraccio e un sorriso valgono più di tante dichiarazioni

ancelotti conferenza Champions

Ci sono gesti e espressioni del viso, spontanei che raccontano più delle parole. Alla fine della bruttissima partita giocata contro il Genoa, Ancelotti e Koulibaly si sono incrociati nei meandri del San Paolo prima di tornare a casa.

 

Abbracci e sorrisi affettuosi non solo tra mister e calciatore ma che hanno coinvolto anche la moglie del tecnico e Il resto dello staff.

Non erano obbligatori, non erano a favore di telecamere, poteva bastare un educato arrivederci ma c’è stato quel di più, spontaneo e caloroso che fa intuire parecchio sulle relazioni attuali.

Ancelotti per ora non è in discussione, si vocifera di una fiducia a tempo ma a meno di disastri dovrebbe finire la stagione, poi si vedrà. Resta sospesa la faccenda relativa alla inopportuna e sbagliata scelta da parte dei calciatori di non rispettare le decisioni della società e su questo si saprà qualcosa solo più avanti.

Oggi l’emergenza riguarda prestazioni e risultati in campionato. Come se ne esce? Solo attraverso un’unione seria tra squadra e tecnico che condividano scelte e idee per poi realizzarle in campo.

Ci sono state incomprensioni, litigi e scelte forti che in questi mesi hanno messo uno contro l’altro staff tecnico e alcuni calciatori ma oggi sembrerebbe, almeno per ora, ritornato il sereno.

Koulibaly è uno dei senatori del gruppo il suo peso nello spogliatoio è notevole ed è anche uno di quelli che ha inciso in maniera negativa sull’inizio di stagione. L’arrivederci tra Carlo e Kalidou, i sorrisi e gli abbracci indicano la via da seguire: Condivisione, unione e rispetto con una buona dose di riflessione e autocritica. Nonostante la tempesta sembri durata un’ eternità c’è ancora tanto tempo a disposizione per raddrizzare la stagione e riaccendere la passione nei tifosi oggi amareggiati e offesi.

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