Giorgio Ciaschini, storico vice di Carlo Ancelotti, ha rilasciato alcune dichiarazioni ai microfoni di RMC Sport
Come giudica il ‘primo’ Napoli del suo amico Ancelotti? “Ho visto che Carlo ha provato a dare la sua impronta con attenzione, senza spingere il piede sull’acceleratore. Lasciando intatte le qualità del Napoli, che aveva acquisito un gioco ben definito in questi ultimi anni. La squadra – ha detto Ciaschini attraverso la trasmissione organizzata in collaborazione della redazione di Tuttonapoli.net – s’è potenziata, ora ha più alternative. Carlo vuole modificare alcune situazioni al meglio, senza stravolgere nulla. A Roma la squadra s’è trovata in difficoltà, ma è riuscita a imporre il proprio gioco già visto mettendo in campo le proprie qualità”.
Nel marzo 2009 Napoli-Milan, con Lei e Ancelotti in panchina, finì 0-0. Nel post, l’allenatore aveva strizzato l’occhio al pubblico del San Paolo. Quale sarà l’impatto di Ancelotti all’esordio casalingo? Tra l’altro proprio contro i rossoneri. “La tifoseria partenopea è la migliore, attaccata alla propria squadra e ai propri colori. L’affetto per la squadra non manca mai, Ancelotti proverà a entrare nel cuore dei napoletani. Credo che il rapporto tra Carlo e la tifoseria sarà ottimale”.
Questo Napoli Le ricorda una squadra in cui ha lavorato con Ancelotti? “Non è semplice trovare punti in comune con altre formazioni, magari come caratteristiche di gioco e dei calciatori somiglia al Paris Saint-Germain. Il Napoli ha grosse qualità ma anche un impianto di gioco ben preciso, questo lo fa essere unico. Difficile da paragonare ad altre formazioni”.
Lei è stato anche osservatore al Bayern Monaco quando c’era Ancelotti in panchina. Ha seguito tanti calciatori azzurri come Koulibaly, Mertens, Insigne e Ghoulam. “Carlo ha chiesto la permanenza di calciatore già osservati, che conosce e quindi forti. Gli elementi rimasti in azzurro danno ovviamente una certa identità alla squadra. Cedere Koulibaly vorrebbe dire perdere il 30% del potenziale, è un difensore che dà garanzia al netto del gol subito sabato sera contro la Lazio. Nel Napoli ci sono elementi come Insigne e altri già visionati, tra l’altro ci sono giovani di grande prospettiva come Zielinski e Rog, anche se il croato non sta giocando con regolarità. Quest’anno Ancelotti ha chiesto queste garanzie, pensavo a un potenziamento ma Verdi mi piace molto. Il ritorno di Milik in campo, tra l’altro, rappresenta un’arma in più. Il Napoli, invece del grande nome, ha puntato sul gioco e sul collettivo. Tra l’altro Mertens ora è in panchina, situazione impensabile qualche mese fa. Avere queste alternative sarà importante, soprattutto per la Champions”.
Lei ha anche scritto ‘Il mio albero di Natale’, libro che racconta alcune parentesi nella carriera di Carlo Ancelotti. L’ultimo capitolo è quello legato alla Decima vinta sulla panchina del Real Madrid, sarebbe pronto a scrivere un capitolo legato al Napoli se tutto dovesse andare bene? “Guardi, mi ha dato una grande idea. Ci penserò (ride, ndr), da domani lo proporrò a Carlo”.
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